Isole del Guangdong finiscono all’asta, così l’economia cresce un resort dopo l’altro
Alcune isole della provincia potrebbero essere affittate per 50 anni e diventare paradisi delle vacanze ai tropici. Il piano del governo cantonese per diversificare la propria economia giunge nel pieno della crisi Cina-Giappone sulle isole Senkaku
Alcune isole della provincia potrebbero essere affittate per 50 anni e diventare paradisi delle vacanze ai tropici. Il piano del governo cantonese per diversificare la propria economia giunge nel pieno della crisi Cina-Giappone sulle isole Senkaku
di Valeria Gazzoni
Guangzhou, 22 agosto 2012 - Stanchi del logorio della vita di città? Sognate di guardare il tramonto su un'isola tropicale proprio dalla veranda di casa? Potreste poter realizzare a breve i vostri desideri: la regione cinese del Guangdong ha messo in affitto 60 isole disabitate nel cuore del Mar Cinese Meridionale.
Così riferisce oggi il quotidiano semi-ufficiale Global Times. La trovata sarebbe parte di un piano per trasformare la provincia guidata dalla città di Canton in una potenza dell'economia marittima entro il 2020. Wang Yang, segretario provinciale del Partito Comunista Cinese, prevede che i proventi faranno volare il contributo derivato dal mare all'economia provinciale verso la cifra impressionante di 1,500 miliardidi yuan, circa 190 miliardi di euro, facendola crescere di almeno un terzo rispetto ad oggi entro il 2015.
La proposta ha già destato parecchio scalpore in Cina, forse anche sullo sfondo delle trattative tra governo giapponese e prefettura di Tokyo per la vendita ad una famiglia della capitale delle isole Senkaku, al centro di una controversia diplomatica tra Pechino e il Giappone. Le isole cantonesi potrebbero essere affittate a privati cittadini per un periodo di 50 anni attraverso gare di appalto pubbliche o mediante trattative con il governo provinciale. Nessuna indicazione sull'eventuale costo dell'operazione è ancora stata rilasciata dalle autorità.
"In passato, le nostre isole erano sfruttate solo dall'industria della pesca. Questa nuova politica cerca di aumentare gli investimenti provenienti da altri settori" ha dichiarato al Global Times Liu, direttore del Dipartimento per la gestione delle aree marine del Guangdong. In particolare, questa iniziativa mira a trasformare questo piccolo arcipelago in un paradiso delle vacanze, con club privati e resort esclusivi.
Anche gli esperti concordano sull'utilità di questa nuova politica. Zhan Jujie, professore di economia alla Guangdong Ocean University ritiene che questo piano potrebbe aiutare la regione a diversificare le proprie fonti di reddito: "Il Pil del Guangdong è il più alto del paese, ma a ciò contribuisce in larga parte solo l'industria manifatturiera, mentre le nostre risorse marine sono abbondanti e poco sfruttate".
Anche la regione del Zhejiang, che si affaccia sul Mar Cinese Orientale, ha intenzione di mettere all'asta alcune isole disabitate. Il piano messo a punto dalla città di Wenzhou è in attesa dell'approvazione del governo. Le regioni di Guangdong, Zhejiang e Shandong sono state designate come zone pilota per lo sviluppo dell'economia legata al mare nel 2011. Secondo la legge, messa a punto solo due anni fa, per la protezione delle isole, individui o aziende possono prendere in affitto per un massimo di 50 anni le isole disabitate dietro l'approvazione del governo locale e dopo uno studio ambientale.