Hu Jintao raddoppia il prestito per l’Africa,
20 miliardi di dollari per un mercato a 9 zeri

  Pechino pronta a raddoppiare gli impegni presi solo 3 anni fa. La Cina è il principale partner commerciale africano con 166mld di dollari, mentre molti analisti criticano gli interventi di Pechino nel continente

 

Pechino pronta a raddoppiare gli impegni presi solo 3 anni fa. La Cina è il principale partner commerciale africano con 166mld di dollari, mentre molti analisti criticano gli interventi di Pechino nel continente

di Valeria Gazzoni

Pechino, 19 luglio 2012 - Hu Jintao ha annunciato che la Cina raddoppierà la somma in prestito alle nazioni africane, raggiungendo i 20 miliardi di dollari. E' in corso a Pechino il secondo Forum per la cooperazione tra Cina e Africa e la dichiarazione del presidente della Repubblica Popolare è giunta alla presenza del presidente del Sudafrica Jacob Zuma, del presidente del Benin e dell'Unione Africana Boni Yayi e del segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon. La destinazione del credito sarà il finanziamento di opere infrastrutturali, dell'agricoltura, delle industrie e il sostegno alla nascita di piccole-medie imprese.

Non è stata rivelata la durata da tali finanziamenti. Solo nel 2009 la Cina aveva già annunciato la creazione di un fondo di 10 milardi di dollari destinato al continente africano. Proprio in quell'anno il Dragone ha assunto il ruolo di primo partner commerciale dell'Africa e lo scorso anno il volume degli scambi ha superato i 166 miliardi di dollari, con una crescita dell'83 % in soli 2 anni. "I destini di Cina e Africa sono strettamente legati e la loro amicizia è profondamente sentita dai popoli" ha affermato Hu Jintao, aggiungendo che gli aiuti finanziari saranno accompagnati anche dalle risorse per la formazione di 30mila persone e dalle borse di studio per 18mila studenti, oltre che dall'invio nelle nazioni partner di 15oo medici e paramedici.

Il governo cinese collaborerà con l'Unione Africana per promuovere la cooperazione tra le nazioni del continente africano, nell'ottica di un miglioramento globale delle condizioni economiche e sociali di tutti i paesi. Wen Jiabao ha dichiarato che un obiettivo importante rimane quello della crescita sostenibile e reciproca per entrambi i partner, ottenuta mediante la creazione di posti di lavoro in loco per i residenti, l'aumento delle importazioni di prodotti "made in Africa" e l'apertura del mercato cinese alle nazioni africane. Inoltre, il premier cinese ha riaffermato il proprio impegno alla protezione dell'ambiente e delle risorse culturali del continente.

Nel continente africano, le cinque nazioni con cui la Cina mantiene il maggior volume di interscambi sono Angola (24,8 miliardi di dollari), Sud Africa (22,2), Sudan (8,6), Nigeria (7,8) ed Egitto (7). Molti sono gli analisti che criticano la presenza cinese in Africa: c'è chi sostiene che il rovescio della medaglia degli aiuti economici sia lo sfruttamento delle risorse naturali, l'invasione del mercato interno del continente con i propri prodotti a basso costo e i numerosi progetti infrastrutturali portati a termine dalle imprese controllate dal governo cinese. Che gli interessi di Pechino sul territorio siano molto importanti è confermato anche dalla nascita degli avamposti massmediatici di CCTV Africa e China Daily Africa, pronti ad esportare il soft power del PCC anche in terra africana.

[email protected], Twitter: @ValeriaGazzoni

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