Pechino - 15 maggio 2012 - Dopo aver investito decine di miliardi di dollari ed eroso l'influenza degli antichi colonizzatori, Francia e Gran Bretagna in primis, la Cina punta ad acquisire ancora maggior peso in Africa pubblicando un'edizione locale del China Daily, il quotidiano di Stato in lingua inglese. Il quotidiano, inizialmente, sarà nelle edicole a cadenza settimanale e saranno aperti due uffici di corrispondenza: il primo a Johannesburg in Sud Africa e il secondo a Nairobi in Kenya. L'obiettivo è promuovere i vastissimi interessi cinesi in Africa e combattere la "cattiva stampa" di cui gode Pechino in alcuni Paesi nel continente. Il China Daily vende 250.000 copie al giorno in Cina ma le edizioni settimanali - come quella africana - raggiungono le 170.000 unità in America e 150.000 in Europa. I vertici della testata puntano a debuttare con una vendita di almeno 10.000 copie del nuovo settimanale. Questa notizia segue di pochi giorni quella della creazione di un nuovo canale della televisione di stato, CCTV Africa.
La nascita della nuova testata di China Daily arriva in concomitanza con l'annuncio da parte del Ministero della Cultura cinese dell'avvio di una serie di eventi per la promozione della cultura africana nel paese: esibizioni, mostre e convegni si svolgeranno nei prossimi mesi nelle maggiori città cinesi come parte del progetto "2012 African Culture Focus". Con il patrocinio del Ministero della cultura, del Ministero degli esteri, del Ministero del commercio e dell'Amministrazione statale di radio, film e televisione, il progetto partirà il 25 maggio dal Museo Nazionale di Pechino con delle mostre sulla cultura africana e sugli scambi culturali tra i due paesi. Un forum che riunirà i ministri per la cultura cinese e di 50 paesi del continente africano si terrà a Pechino il 18 e 19 giugno. Altre organizzazioni culturali da Tanzania, Zimbabwe, Senegal e altri paesi africani saranno protagoniste di convegni ed esposizioni tra Pechino e Shanghai.
Con più di un milione di lavoratori cinesi sul territorio e introiti che hanno superato i 160 miliardi di dollari, la presenza cinese in Africa è in continua espansione, fino ad essere percepita come una nuova colonizzazione. Per questo, si potrebbe pensare che queste iniziative da parte di Pechino facciano parte di una strategia che tenti, tramite il "soft power" dell'influenza culturale che deriva dai mass media, di affermare una nuova immagine per la Cina in Africa, che la renda più vicina e familiare entrando nella vita degli africani passando per la tv e per i giornali.