Shanghai, 18 settembre 2012 - La Fiat avrebbe intenzione di aprire un secondo impianto produttivo in Cina insieme alla Guangzhou Automobile Group Co. (GAC, la società cinese con la quale ha una joint venture nel Dragone). Lo scrive il giornale economico cinese Caijing. La notizia, secondo quanto riporta il giornale, è stata data da Jack Cheng, direttore generale di Gac-Fiat, alla stampa cinese durante il lancio della prima vettura prodotta nel nuovo stabilimento di Changsha, la Fiat Viaggio, lo scorso 13 settembre.
Il giornale riferisce che ''il Gruppo Fiat sta valutando la costruzione di una seconda fabbrica di automobili in Cina, al fine di ampliare l'impatto del più grande mercato al mondo di auto''. Il giornale cita anche ''media italiani'' che avrebbero riportato la notizia.
La nuova berlina Viaggio, "nata per spalancare le porte dell'enorme mercato locale alla casa torinese" come detto da Zheng Xiangcong, manager della joint venture, è la prima auto prodotta in Cina dalla Fiat dalla sottoscrizione di un accordo con Nanjing Automobile Group nel 2007. La vettura è stata progettata in Italia ma sviluppata interamente in Cina. E' disponibile in sei modelli, con prezzi tra 108.800 yuan (circa 13.000 euro) e 158.800 yuan (circa 19.000 euro). Il debutto della Viaggio arriva in un momento di crisi per le vendite auto nazionali, colpite dal rallentamento dell'economia: nei primi 8 mesi dell'anno sono comunque salite del 4,1% annuo raggiungendo i 12,47 milioni di unità.
La cooperazione tra Fiat e Gac è nata due anni e mezzo fa e ha portato alla creazione dell'impianto produttivo di Changsha (che secondo quanto ha detto Sergio Marchionne in futuro potrebbe servire anche ad altre linee oltre a quella della Viaggio) e all'importazione per vendita di altri modelli. Con il desiderio dell'ampliamento del business in Cina, la realizzazione di un nuovo impianto appare ovviamente una necessità, su cui conta molto soprattutto il partner cinese.