Inter-China Railway: Nessuna acquisizione Restano gli accordi per il nuovo stadio
Smentita l'acquisizione di una quota di minoranza del club, la cinese conferma la sua partecipazione alla costruzione del nuovo impianto di proprietà dell'Inter. In patria la notizia dell'investimento non era stata accolta positivamente, se non dai tifosi
Smentita l'acquisizione di una quota di minoranza del club, la cinese conferma la sua partecipazione alla costruzione del nuovo impianto di proprietà dell'Inter. In patria la notizia dell'investimento non era stata accolta positivamente, se non dai tifosi
di Valeria Gazzoni
Milano, 3 agosto 2012 - Una smentita giunge questa mattina da parte di China Railway Construction Corp Ltd: nessun acquisto di quote minoritarie di Internazionale Holding Srl, solo trattative per la costruzione del nuovo stadio. Contrariamente a quanto annunciato ufficialmente sul sito del club di Massimo Moratti, quindi, gli investitori del Dragone non sono diventati azionisti della società di via Durini, ma prenderanno parte attiva alla costruzione di un impianto sportivo di proprietà esclusiva dei nerazzurri.
Ieri si era parlato anche di numeri: il 15% delle azioni della squadra milanese sarebbe passato nelle mani della compagnia controllata dal governo cinese per la cifra di 90 milioni di dollari, con una valutazione totale della società che ammontava a circa 600 milioni di dollari. Cifre troppo basse dicevano alcuni esperti. Mentre dubbi sulla transazione si levavano anche dagli analisti della borsa di Shanghai: losport non ha nulla a che vedere con il core business di China Railway Construction, corporation cinese che non si era mai allontanata dagli appalti per grandi opere anche nelle sue precedenti incursioni nel mercato estero.
Su questo tono anche un editoriale del China Daily, quotidiano inglese più diffuso in Cina e vicino alle posizioni ufficiali governative: "Con più di 3mila miliardi di dollari disponibili per investimenti all'estero, il governo cinese ha buone ragioni per incoraggiare le imprese nazionali a investire in altri paesi. Ma questo non significa che queste possano fare spese folli" - si legge nell'articolo - "Grandi aziende controllate dallo stato come China Railway sono generalmente meglio posizionate per "andare all'estero" rispetto alle aziende a capitale privato. Ma non sono necessariamente più preparate strategicamente. Per questo il governo richiede che si focalizzino su un'espansione internazionale nel loro settore di competenza".
La compagnia cinese ha fatto sapere nella notte di giovedì, tramite un comunicato ufficiale, di "non essere coinvolta in trattative che riguardano l'acquisto di azioni del club". Anche Yu Xingyi, portavoce di China Railway Construction, ha confermato a China Daily che "né l'azienda quotata a Shanghai né alcuna compagnia ad essa legata ha avuto parte nell'acquisto del 15% delle azioni". Secondo le dichiarazioni, rimane valida la notizia della partecipazione alla costruzione del nuovo stadio: confermate la tempistica, entro il 2017, e la grandezza, accoglierà circa 60mila persone. La sussidiaria di CRCC, China Railway 15th Bureau Group Co, si occuperà di progettazione e realizzazione del nuovo impianto.
Se la reazione del mercato cinese alla notizia dell'accordo di ieri è stata quanto meno tiepida, con il titolo di CRCC che ha perso il 2% alla borsa di Shanghai, iqiumi (球迷), i fanatici del calcio delle latitudini di Pechino, si sono subito esaltati. "L'Inter ha un grandissimo numero di fan in Cina. Penso che l'accordo sarà positivo per tutti loro" ha dichiarato Wang Wen, presidente della Beijing Soccer Fans Association.