Ministero delle ferrovie, spesi 2 milioni euro per un video: due funzionari indagati per tangenti
Secondo le ricostruzioni fatte dal quotidiano pechinese Economic Information, 900mila euro sarebbero finiti in tangenti. Zhang Yimou ha partecipato alla produzione ma sarebbe estraneo ai fatti
Secondo le ricostruzioni fatte dal quotidiano pechinese Economic Information, 900mila euro sarebbero finiti in tangenti. Zhang Yimou ha partecipato alla produzione ma sarebbe estraneo ai fatti
Pechino, 31 luglio 2012 - Le autorità cinesi stanno investingando circa un video promozionale per il Ministero delle Ferrovie che è costato ben 18,5 milioni di yuan (più di 2milioni e 300mila euro) allo stato. Secondo quanto riporta il quotidiano pechinese Economic Information, che cita fonti interne alla Beijing Xinshike Film and Culture Development Company, l'azienda che ha prodotto il video, almeno 7 milioni di yuan (circa 900mila euro) sarebbero stati finiti in mazzette e bustarelle.
Lo scorso mese, l'organo ufficiale di controllo dei conti del governo, il National Audit Office, aveva scoperto questa incredibile fuoriuscita di denaro per la creazione di uno spot pubblicitario della durata di 5 minuti, avvenuta senza la regolare apertura di un bando di concorso pubblico. "Il video non ha prodotto l'effetto desiderato e chiediamo che il ministero indaghi a fondo su questo problema" aveva commentato l'ufficio nel suo report annuale. La clip era stata prodotta tra 2009 e 2010 per pubblicizzare gli avanzamenti tecnologici del sistema ferroviario cinese ed era andato in onda durante il 7imo Congresso Mondiale sull'Alta Velocità di Pechino nel 2010. Una firma prestigiosa avrebbe curato la regia del progetto: Zhang Yimou, il regista di Lanterne Rosse e della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino.
Intervistato da Zhongguowangshi.com, sito di informazione legato all'agenzia stampa ufficiale Xinhua, Zhang ha dichiarato di essere stato contattato dalla Xinshike per una consulenza artistica nella produzione del video, dietro un compenso di 2,5 milioni di yuan netti (320mila euro). Contrariamente a quanto stipulato nel contratto, il suo nome è comparso anche nei credits della clip promozionale. Il famoso cineasta cinese concorda con le critiche ricevute da parte degli internauti: il video era noioso e mediocre. Per quanto riguarda gli affari illegali e la corruzione nascosti dietro alla produzione di questo video, Zhang si è messo a completa disposizione delle autorità ed ha dichiarato: "Sono rimasto sorpreso, non ne sapevo nulla. Ma devo riflettere sulla vicenda. In futuro mi informerò meglio prima di accettare una collaborazione."
Le indagini ufficiali sono rivolte verso Chen Yihan, vice segretario generale della federazione dei circoli culturali del ministero ed ex-responsabile del dipartimento di comunicazione. Il quotidiano online Caixin.com riporta che la polizia avrebbe ritrovato più di 10milioni di yuan e svariati certificati di proprietà nell'abitazione di Chen. Potrebbero essere prove pesanti contro suo marito, Liu Ruiyang, funzionario di rango molto più elevato, vice direttore del dipartimento veicoli del ministero.
Nel febbraio 2011 il Ministero delle Ferrovie, potente dicastero al centro dell'economia cinese, era stato travolto da uno scandalo di corruzione e abuso di potere. L'allora ministro Liu Zhijun era stato rimosso dal suo incarico perchè accusato di aver concesso appalti per linee dell'alta velocità a società indirettamente poste sotto il suo controllo. A maggio di quest'anno Liu è stato espulso dal Partito Comunista a causa di "gravi violazioni disciplinari".