La Cina sbanca
Londra 2012:
già 12 medaglie
in 2 giorni
e il primato
è tutto al femminile

 

Londra, 30 luglio 2012 - Due giorni di giochi e l'Olympic Stadium di Londra si tinge di rosso, il colore della bandiera della Cina su cui splendono cinque stelle a simboleggiare le classi sociali del popolo e il partito comunista. Ma nella capitale britannica le stelle sono loro, gli atleti cinesi che hanno già conquistato 12 medaglie (6 ori, 4 argenti e 2 bronzi), primi indiscussi nel medagliere olimpico. 

Una scalata al femminile: le prime a salire le podio sono state Yi Siling e Dan Yu che si sono aggiudicate rispettivamente la medaglia d'oro e quella di bronzo nella Carabina 10 metri, le prime assegnate nell'edizione dei Giochi del 2012. Si assicura la finale Olimpica dei tuffi nel Sincro 3 metri anche la coppia formata da Zi He e Minxia Wu che ha soffiato il primo posto agli Usa, mentre la pesista Wang Mingjuan, 26 anni, ha conquistato l'oro nel sollevamento pesi femminile categoria 48 kg con 205 kg battendo la concorrente giapponese. Il team femminile si piazza primo inoltre nel tiro con l'arco, mentre la pistola 10 metri ad aria compressa va a Guo Wenjun, nota alle cronache per essere tornata l'anno scorso al poligono solo quattro mesi dopo aver dato alla luce sua figlia. Unico golden-man del Dragone Yang Sun che conquista la medaglia per i 400 metri Stile Libero maschile.

Nessuna vittoria invece per Li Na, star cinese del tennis internazionale, che non ce l'ha fatta a battere la rivale Daniela Hantuchova. "Mi dispiace aver perso. So che siamo delle professioniste, ma le Olimpiadi si tengono una volta ogni quattro anni". "E' dura perché fuori dallo stadio siamo buone amiche, ma se entri in campo devi combattere" aggiunge Li. Poi fa mea culpa: "Credo di aver giocato molto bene nel primo set, ma dopo ho fatto una serie di errori lasciando il set a Daniela Hantuchova. Tutto quello che posso dire è che ha giocato meglio di me". Per la stella del Roland Garros 2011 il prossimo appuntamento è per domani per il doppio femminile in cui farà coppia con Zhang Shuai. "Non abbiamo mai giocato insieme, posso solo fare del mio meglio e sperare che riusciremo ad aggiudicarci il primo match". 

Una delusione, quella della sconfitta di Li Na, che non azzoppa certo il Dragone che nella classifica temporanea si classifica prima dei favoriti Stati Uniti. D'altronde il talento sportivo dei cinesi non è certo una novità, soprattutto dopo l'ultima edizione dei Giochi Olimpici, disputata in casa, durante la quale gli atleti dell'ex Impero di Mezzo misero a segno 51 medaglie d'oro contro le 36 degli Stati Uniti. Una rivalità che negli ultimi giorni è tornata ad alimentare la febbre da pronostici: per Goldman Sachs, Pechino conquisterà a Londra solo 33 ori, mentre gli Usa ne riporteranno a casa 36. Xinhua confida invece in 37 vittorie, un pronostico basato principalmente su due fattori: l'eccellenza cinese in sport tradizionali (tennis da tavolo, badminton, tuffi, ginnastica e sollevamento pesi) che assicurerebbero a Pechino 28 primi posti, e i progressi compiuti dagli atleti in altre discipline quali judo, boxe, atletica, taekwondo.

Non solo gli atleti sotto i riflettori. La cerimonia di apertura della 30esima edizione dei Giochi firmata Danny Boyle si è guadagnata gli apprezzamenti della critica. Agrodolce l'accoglienza in Cina dove il paragone con la passata edizione era inevitabile. "Da Sheakspeare alla Rowling, dalla rivoluzione industriale ai social network, gli inglesi hanno voluto dire "Londra ha influenzato il mondo e continuerà a farlo" si legge sulla Xinhua. E ancora: "una cerimonia in perfetto humor inglese". Ma se la Xinhua spende parole di apprezzamento, per il Legal Evening News lo spettacolo di Londra non regge il confronto con quella di Pechino 2008 diretta dal regista Zhang Yimou: "i fuochi d'artificio e le acrobazie di Pechino hanno voluto veicolare un messaggio: la Cina sta arrivando. Qual è quello di Londra? E' una città in declino".