Il super-cibo riservato agli astronauti fa indignare la Cina degli scandali alimentari
Un reportage sulla produzione del cibo destinato agli astronauti ha raccontato dei controlli minuziosi che gli alimenti devono superare prima di raggiungere i loro stomaci. E i cinesi si chiedono perché non avvenga lo stesso per le pietanze che finiscono sulle loro tavole
Un reportage sulla produzione del cibo destinato agli astronauti ha raccontato dei controlli minuziosi che gli alimenti devono superare prima di raggiungere i loro stomaci. E i cinesi si chiedono perché non avvenga lo stesso per le pietanze che finiscono sulle loro tavole
di Valeria Gazzoni
Pechino, 19 giugno 2012 - Un nuovo scandalo legato al cibo si sta scatenando in Cina e coinvolge la missione spaziale partita da pochi giorni alla volta della stazione orbitante Tiangong. Gli alimenti destinati agli astronauti della navicella Shenzhou-9 sarebbero stati prodotti in aziende agricole speciali e posti sotto attenti controlli da parte delle autorità. Il reportage condotto da Beijing News è circolato in modo virale sul web, a pochi giorni dall'ennesima truffa del latte in polvere, ed ha fatto sì che la notizia ottenesse più clic delle stesse news riguardanti l'aggancio con il laboratorio orbitante o la presenza a bordo della prima donna astronauta cinese.
Una divisione speciale dell'Esercito è posta a guardia degli approvvigionamenti dedicati ai membri dell'equipaggio della navicella, mentre del filo spinato difende i campi dedicati alla produzione delle loro riserve di cibo. I civili non possono avvicinarsi a queste aree del Centro di lancio spaziale di Jiuquan, ma non solo per motivi di sicurezza: le attività umane meccanizzate aumenterebbero i livelli di inquinamento del suolo utilizzato per le coltivazioni che, per questo motivo, vengono condotte esclusivamente a mano, dalla semina alla raccolta. I pesci allevati per essere mandati nello spazio a rifocillare gli stomaci dei tre astronauti sono stati lasciati liberi di alimentarsi con ciò che la natura gli ha offerto nelle riserve in cui sono cresciuti. Maiali e polli sono stati allevati all'aria aperta ed esaminati da capo a piedi prima di essere macellati.
Ma ciò che più ha indignato i lettori è stata la produzione del latte riservato ai tre partecipanti alla missione spaziale. Le mucche, selezionate attentamente all'interno di una ridottissima mandria in base alla loro "vitalità", sono state poste in quarantena per un mese per potersi depurare di tutti gli antibiotici e le sostanze chimiche che avevano ingerito in passato. Il latte prodotto da queste "super-mucche" è stato sottoposto ai più rigidi controlli per evitare qualsiasi problema di salute agli astronauti. "Quando il governo dedicherà così tanta attenzione al cibo che finisce nel mio piatto?" è stato il commento di un utente della piattaforma Sina; "Se non possiamo sentirci sicuri di ciò che mangiamo, come possiamo essere fieri della nostra patria?" chiede un altro utente dal Guangdong.
L'inquinamento e gli additivi chimici che vengono utilizzati nell'allevamento e nella produzione di alimenti su scala industriale sono spesso la causa di incidenti e di frodi alimentari. I controlli da parte delle autorità cinesi non sono mai intensi come quelli osservati dai giornalisti di Beijing News in occasione della missione spaziale, ma spesso non sono nemmeno sufficienti, o almeno così sono giudicati dagli internauti cinesi. Il più grave caso di sofisticazione alimentare si è verificato nel 2008, alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino, quando almeno 6 bambini sono morti e 300mila sono stati intossicati da latte in polvere adulterato con melammina, un additivo industriale.