Foxconn: nuovo caso di suicidio una settimana dopo la protesta di mille dipendenti
Nuova tragedia tra le mura del colosso Foxconn. Le cause sono ancora ignote, ma molti ipotizzano un legame con le condizioni di lavoro negli stabilimenti dove nascono i nuovi gadget Apple
Nuova tragedia tra le mura del colosso Foxconn. Le cause sono ancora ignote, ma molti ipotizzano un legame con le condizioni di lavoro negli stabilimenti dove nascono i nuovi gadget Apple
di Valeria Gazzoni
Chengdu, 14 giugno 2012 - Nuovo caso di suicidio tra dipendenti della Foxconn. Secondo quanto riportato da China Daily, quotidiano online legato a fonti governative, un giovane si è lanciato dal 18esimo piano del palazzo dove abitava ed è morto in seguito alle ferite riportate. Si tratta del primo incidente dal 2010. La compagnia, legata a doppio filo a clienti occidentali come Nokia ed Apple, è stata costretta a cercare di migliorare le condizioni di lavoro nelle proprie fabbriche proprio in seguito all'ondata di suicidi che l'ha colpita due anni fa.
Le cause del gesto estremo compiuto da Xie, 23 anni, sono ancora sconosciute, ma potrebbero essere legate alle condizioni di stress a cui sono sottoposti gli impiegati della Foxconn, gigante taiwanese dell'elettronica da 1 milione e 200mila dipendenti tra Cina continentale e Taiwan. Sempre nello stabilimento di Chengdu, dove lavorava Xie, si sono verificati la scorsa settimana scontri che hanno coinvolto un migliaio di lavoratori residenti nel dormitorio adiacente all'impianto e guardiani della struttura stessa. L'azienda ha imputato la causa della protesta a fattori estranei, malcelando il malcontento ancora presente tra i suoi dipendenti.