Mecenate si è trasferito
a Pechino
La Cina è il più grande mercato mondiale per l’arte


	
La nuova galleria Sotheby’s che aprirà ad Hong Kong il 19 maggio
 

di Valeria Gazzoni

Pechino, 18 maggio 2012 - Dopo l'immobiliare, l'oro e le fuoriserie, anche l'arte è entrata nel novero degli hobby a cinque stelle della nuova aristocrazia cinese. La terra della calligrafia e della ceramica si conferma essere vorace appassionata di arte: i proventi del mercato dell'arte in Cina hanno totalizzato la cifra record di 11,57 miliardi di dollari nel 2011, in crescita di 2 miliardi rispetto all'anno precedente secondo le statistiche Art Market Trends 2011 pubblicate da Artprice.com. Per il secondo anno consecutivo quello cinese ha rappresentato il mercato leader al mondo per l'arte con il 41,4% dei guadagni delle aste per un totale di 4,79 miliardi di dollari, seguito a breve distanza da quello statunitense che vale il 23,5%  e da quello del Regno Unito che rappresenta il 19,4% del volume globale.

Sempre in Cina si sono tenute le aste di maggior pregio, con 774 pezzi che hanno ottenuto offerte superiori al milione di dollari, rispetto ai 426 americani e ai 377 inglesi. Pechino è la città dove si fanno gli affari più grandi: nella capitale sono stati spesi più di 3,17 miliardi di dollari in opere d'arte, volume che conta per il 27% del totale mondiale. New York (2.59 miliardi) le ha ceduto il primato, mentre Londra (2,21 miliardi) e Hong Kong (796 milioni) si classificano rispettivamente terza e quarta.

Le grandi case d'asta straniere, in particolare Christie's e Sotheby's (la cui nuova sede di Hong Kong, decorata dal giapponese Yayoi Kusama, aprirà il 19 maggio), la fanno ancora da padrone in terra cinese, smuovendo circa la metà del volume di affari totale, ma le nuove concorrenti cinesi, nate negli anni Novanta, sono più agguerrite che mai. Oggi China Guardian è la terza casa d'aste al mondo, con 901,8 milioni di dollari in guadagni e il 7,79% del totale delle aste mondiali per il 2011, seguita da Poly International (901,6 milioni) e da Beijing Council (298 milioni), quarta e quinta a livello globale, mentre Beijing Hanhai si è piazzata settima.



Ma i collezionisti cinesi non disdegnano un po' di spirito nazionalistico. 6 dei 10 artisti con le migliori performance sul mercato sono cinesi e un trittico di Qi Baishi, pittore contemporaneo ma dallo stile fortemente legato all'arte tradizionale cinese, è stato venduto per la cifra record di 57,2 milioni di dollari a Pechino il 22 maggio dello scorso anno, battendo mostri sacri dell'arte come Picasso e Warhol.

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