Cina-Taiwan, prove tecniche di riconciliazione L’ora dei colloqui chiave
Incontri a nanchino tra i massimi responsabili dei rapporti tra la Cina e Taiwan per i colloqui di piu' alto livello tra le due parti dalla fine della guerra civile nel 1949.
Incontri a nanchino tra i massimi responsabili dei rapporti tra la Cina e Taiwan per i colloqui di piu' alto livello tra le due parti dalla fine della guerra civile nel 1949.
Il taiwanese Wang Yu-chi e il cinese Zhang Zhijun guideranno le delegazioni che per quattro giorni discutono delle relazioni tra "le due sponde dello Stretto di Taiwan", l'espressione che si usa per
evitare di urtare la sensibilita' dell'uno o dell'altro soggetto. Taiwan e' di fatto indipendente dal 1949 e si e' dotata di un sistema democratico pienamente funzionante. Pechino continua a ritenerla una provincia ribelle, che dovra' inevitabilmente ricongiungersi alla madrepatria.
I funzionari taiwanesi hanno affermato che solleveranno il problema della liberta' di stampa, dopo che Pechino ha negato il visto d'ingresso ai giornalisti del quotidiano Apple Daily e dell'emittente Radio Free Asia, due testate considerate troppo critiche nei confronti del governo cinese. Si ritiene che la Cina insistera' per la firma del trattato di libero scambio approvato dal governo di Taipei ma bloccato in Parlamento. Oggi le relazioni tra "le due sponde dello Stretto" sono buone, ma il presidente Ma Ying-jeou, favorevole alla distensione con Pechino, ha visto la sua popolarita' scendere vertiginosamente negli ultimi mesi. Nelle recenti elezioni locali il Partito democratico progressista (Dpp), indipendentista e inviso a Pechino, ha costantemente guadagnato posizioni