Allarme aviaria, 19 vittime Le autorità: “Limitare il consumo di pollame”
Continua in Cina l'allerta per l'aumento dei casi di aviaria del ceppo H7N9. Come sta ampiamente evidenziando la stampa locale, dopo un periodo in cui sembrava che
il contagio fosse molto rallentato, nelle ultime settimane si sta invece registrando un nuovo aumento dei casi.
Continua in Cina l'allerta per l'aumento dei casi di aviaria del ceppo H7N9. Come sta ampiamente evidenziando la stampa locale, dopo un periodo in cui sembrava che
il contagio fosse molto rallentato, nelle ultime settimane si sta invece registrando un nuovo aumento dei casi.
Diciannove morti e 96 casi di contagio da virus H7N9. E' questo il bilancio ufficiale di quest'anno dell'influenza aviaria, rilasciato dal Centro cinese per il Controllo e la
Prevenzione delle Malattie. Una stima che si somma alle 46 vittime e 144 contagi dello scorso anno da quando a giugno si e' verificato il primo caso.
"Non ci sono prove di trasmissione umana e la valutazione del rischio di una epidemia di H7N9 resta invariato", assicura Shu Yuelong, direttore del Centro Nazionale cinese per l'Influenza (CNIC).
Ma nonostante le numerose rassicurazioni da parte delle autorita' sanitarie su una improbabile epidemia durante le vacanze della Festa di primavera, in tutta la Cina resta alta l'allerta. E davanti
l'impossibilita' da parte dei medici di prevedere la direzione della mutazione del virus H7N9 e di prevenire i contagi, molte province della Cina a partire dal Zhejiang, la regione maggiormente colpita,
prendono provvedimenti drastici, chiudendo i mercati di polli a pochi giorni dall'inizio delle vacanze per la Festa di Primavera, in programma dal 31 gennaio al 6 febbraio, periodo in cui i cinesi
consumano molta carne di pollo.