Pechino, 23 agosto 2012 - Oggi è il settimo giorno del settimo mese lunare e in Cina si festeggia “la notte dei sette” (七夕节, Qixi jie), il S.Valentino cinese, legato alla leggendaria storia d’amore tra Niulang e Zhinü. Leggenda vuole che un giovane pastore, Niulang (letteralmente, "mandriano) e la bellissima Zhinü (la "tessitrice"), figlia della divinità del cielo, si innamorarono, si sposarono ed ebbero due figli. L'ira degli dei si scagliò contro di loro e Zhinü fu costretta ad abbandonare i suoi affetti per tornare in cielo. Niulang la seguì fin nello spazio, ma le divinità crearono un fiume nel cielo per separarli e da allora vivono per l'eternità divisi dalle acque. Possono incontrarsi solo una volta all'anno, il settimo giorno del settimo mese, quando le gazze volano alte in cielo e formano un ponte tra loro. Niulang e Zhinü rappresentano le stelle Altair e Vega e il fiume che li divide è la Via Lattea.
Racconti di amori tragici a parte, gli innamorati cinesi del Ventunesimo secolo hanno scelto svariati modi per celebrare questa festività, dedicata tradizionalmente alla purezza dell'amore vero e all'operosità di moglie e marito, Niulang e Zhinü modelli per la buona vita famigliare contadina. Uno spirito che è stato tradito dalle nuove generazioni, che hanno reso "troppo commerciale e occidentalizzata" questa antica festa cinese, almeno secondo quanto riporta un editoriale di Xinhua. Infatti, nonostante la crisi economica inizi a mordere anche gli stipendi dei lavoratori del dragone, fiori, regali e cioccolata sono andati esauriti in tutti i negozi, mentre i ristoranti sono affollatissimi.
China Daily ci ricorda che fino alla diffusione del S.Valentino occidentale anche alle latitudini del Dragone Qixi non è mai stata una vera e propria festa. Ma ora c'è anche chi celebra il giorno degli innamorati due volte all'anno, mentre, secondo un sondaggio online, il 31% dei cinesi preferirebbe ancora la storia d'amore struggente di Niulang e Zhinü al martirio del Santo di Terni e solo il 21% l'opposto.