Washington, 21 agosto 2012 - Cina e Stati Uniti sarebbero prossimi alla redazione di un accordo sull'utilizzo dello spazio e sulla gestione dei satelliti. E' quanto sostiene Michael Krepon, direttore dello Space Security Program dello Stimson Center, intervistato dal Washington Post. Le trattative saranno rese necessarie dalla crescente competizione mondiale sullo spazio aperto che circonda la Terra, sempre più affollato da satelliti.
Questi strumenti che fluttuano su orbite tutt'intorno al mondo sono diventati indispensabili alla vita così come la conosciamo. Satelliti per la sicurezza nazionale ed economica viaggiano fianco a fianco a quelli di utilizzo civile. A complicare il quadro, ricorda Krepon, sia Pechino che Washington si sono dimostrate in grado di distruggere i satelliti con l'utilizzo di missili: i cinesi lo hanno fatto nel 2007, abbattendo un satellite vecchio e danneggiato, e lo stesso hanno fatto gli Usa negli scorsi anni con alcuni strumenti utilizzati dall'intelligence e diventati difettosi.
Uno spazio ormai densamente popolato di macchinari funzionanti e rottami del cielo. In particolare, la mancanza, ad oggi, di regole che permettano la gestione delle "vie dello spazio" potrebbe avere ripercussionigravi anche a livello diplomatico, come dimostrato nel febbraio 2009, quando un satellite russo alla deriva ha colpito un ripetitore per comunicazioni americano.
Il governo statunitense, l'Unione Europea, il Giappone, l'Australia ed altri paesi sono pronti ad accettare un codice di condotta condiviso. La Cina chiede la firma su un trattato senza capacità di verifica sulle altre nazioni che vieti l'uso di mezzi militari nello spazio. Mosca, in precedenza schierata con Pechino, si trova ora a metà strada tra le due posizioni. Il coinvolgimento della Repubblica Popolare e del parlamento americano saranno indispensabili a questa trattativa.