Hong Kong, 9 agosto 2012 - La China Petroleum and Chemical Corp, il colosso del petrolio cinese altresì conosciuta come Sinopec, ha dichiarato oggi di aver stanziato 10 milioni di dollari di Hong Kong (circa un milione di euro) per ripulire le coste della metropoli cinese dalle innumerevoli e microscopiche sfere di plastica fuoriuscite da conteiner della compagnia petrolchimica cinese in colpiti dal tifone Vicente. Inoltre, anche 120 dipendenti porteranno il loro contributo, in forma volontaria, alle operazioni di pulizia sulla Lamma Island di Hong Kong. Il portavoce dell'azienda, Lu Dapeng, ha espresso l'intenzione di Sinopec di assumersi tutta la responsabilità per l'incidente.
Sei container sarebbero caduti in mare durante la violenta tempesta, rovesciando in acqua 150 tonnellate di piccolissimi pellet in plastica. Circa metà del carico è già stata recuperata, ma molta è rimasta ammonticchiata come neve tra gli scogli, mentre ancora di più è la quantità di palline in plastica ancora dispersa in mare. Gli ambientalisti locali sono preoccupati dalla possibilità che le sfere assorbano tossine e sostanze inquinanti per poi essere ingerite da pesci che potrebbero finire anche sulle tavole degli hongkonghesi. Altre possibili vittime di questo pericolo per l'ambiente potrebbero essere specie marine già minacciate dall'estinzione, come il delfino bianco cinese.
Centinaia di volontari si sono raccolti sulle spiagge di Hong Kong la scorsa domenica e hanno iniziato la raccolta di queste minuscole palline bianche utilizzando attrezzi da giardiniere, pennelli, palette e setacci. "Ti fa sentire impotente. Sembra che non ci possiamo sbarazzare di questi affari nonostante ci siano centinaia di persone al lavoro" ha detto Mathis Antony, uno dei volontari. I pellet in plastica sono utilizzati nella fabbricazione di prodotti in materiale sintetico.