Nello Shaanxi fa talmente freddo che le spettacolari cascate di Hukou si sono ghiacciate offrendo uno spettacolo straordinario
Anche se la concorrenza è sempre più agguerrita, per le aziende italiane la Cina è ancora un'occasione, "ma senza illudersi che sia un mercato facile e che i ritorni siano immediati. Nel breve occorre investire, sapendo che se si fa un buon lavoro si potranno cogliere importanti risultati nel lungo termine, come mostrano molti casi di successo di aziende italiane. È necessario poi vincere alcuni preconcetti, come quello che le aziende cinesi copiano, ed essere consapevoli che occorre valorizzare la nostra qualità del prodotto e il nostro spirito creativo".
Per questo Di Salvo ha una sua ricetta in quattro mosse: "Per entrare e rimanere in questo mercato, occorre, innanzitutto, pianificare l’entrata piuttosto che approfittare di qualche opportunità estemporanea, in modo da essere preparati ad affrontarne le complessità. Se non si hanno le risorse finanziarie per investire direttamente, è importante scegliere con grande attenzione i propri partner commerciali cinesi ed è necessario supportarli e guidarli nella commercializzazione dei prodotti. In terzo luogo, la comunicazione è fondamentale per farsi conoscere e avere successo. Infine, occorre avere molta pazienza perché i risultati arriveranno solo col tempo".
In pillole:
- pianificare investimenti a lungo termine;
- scegliere con attenzione il proprio partner cinese e supportarlo nella commercializzazione del prodotto;
- posticipare gli investimenti in pubblicità. Meglio puntare inizialmente su presentazioni stampa o eventi dedicati a operatori del settore e potenziali clienti;
- sfruttare il web per far conoscere la storia del marchio;
- avere pazienza sul ritorno degli investimenti, ma non esitare sull’avvio dell’attività. Le finestre commerciali si stanno chiudendo e i competitor sono sempre più agguerriti;
- puntare sulla qualità del prodotto e sullo spirito creativo;
- scommettere sulla fedeltà di marca.
Il nostro esperto
Giovanni Di Salvo dal '97 abita nella mecca del lusso orientale: Hong Kong. Laureato in Economia e Commercio, dopo un MBA in Bocconi ha fatto carriera nelle griffe nel made in Italy: dal '96 al 2000 all'interno del Gruppo Prada, prima CFO di Prada Asia Pacific, poi direttore Finance e Start-up New Business, poi dal 2001 al 2004, sempre per lo stesso marchio, direttore generale Asia Pacifico. Nel 2005 diventa ad Asia Pacifico per Valentino e ricopre la carica per due anni, per passare dal 2008 a StraBranding, società internazionale di consulenza specializzata nel settore della moda e del lusso, con uffici a Milano, Hong Kong, Shanghai e Tokyo.