Una statua di Mao si erge nella francese Montpellier “E’ un omaggio alla storia, non all’individuo”
Un'iniziativa che fa discutere quella di Georges Frêche, ex-presidente del Languedoc-Roussillon: installare 10 statue dedicate ai grandi personaggi del XX secolo, tra cui anche il Grande Timoniere e il Compagno Lenin
Un'iniziativa che fa discutere quella di Georges Frêche, ex-presidente del Languedoc-Roussillon: installare 10 statue dedicate ai grandi personaggi del XX secolo, tra cui anche il Grande Timoniere e il Compagno Lenin
di Valeria Gazzoni
Montpellier, 25 luglio 2012 - Una statua di Mao, un effige in bronzo alta tre metri, è stata installata in una piazza di Montpellier, città francese nel Languedoc-Roussillon. L'opera fa parte di una serie di 10 statue dedicate ai "Grandi uomini del XX secolo" su iniziativa dell'ex-presidente del consiglio regionale locale, Georges Frêche. Insieme al Grande Timoniere della Repubblica Popolare campeggiano sulla Place du XXe siècle anche i ritratti del presidente egiziano Nasser, della fondatrice dello stato di Israele Golda Meir, Mohandas Gandhi e Nelson Mandela. Questi grandi personaggi della recente storia mondiale si riuniscono ai 5 predecessori che ornano la piazza dal 2010: Jean Jaurès, leader socialista francese, Roosevelt, Churchill, De Gaulle e Lenin.
"Questi personaggi simboleggiano le maggiori ideologie politiche che hanno attraversato il 20esimo secolo. Le statue rappresentato il legame tra la politica e la realtà del mondo" ha sottolineato il successore di Frêche alla presidenza regionale, il socialista Jean-Pierre Moure. A difesa dalle critiche che sono piovute sul progetto, Moure ha spiegato che "Questo è un omaggio alla storia e non un modo per glorificare degli individui". La cerimonia di inaugurazione è stata contestata da una quindicina di militanti del partito di estrema destra "Lega del mezzogiorno", che hanno fatto notare con disapprovazione che Montpellier è "l'unica città europea ad avere una statua di Mao" nel centro cittadino. "Con la figura di Mao la regione compie un'apologia dei crimini contro l'umanità" hanno denunciato.
Il partito socialista gode di un buon consenso tra gli elettori del Languedoc-Roussillon, ma questo non ha risparmiato aspre polemiche al partito, in particolare riguardo al costo totale delle 10 statue, commissionate allo scultore parigino François Cacheux, morto lo scorso agosto, per una cifra che varia da 200 a 400mila euro secondo le fonti, una somma per nulla indifferente in questo periodo di crisi.