New York, 12 luglio 2012 - Nella classifica stilata da Fortune Magazine sono 73 le aziende cinesi tra le 500 migliori al mondo. Grazie ad un balzo in avanti di 12 società rispetto allo scorso anno, il Dragone si piazza, quindi, al secondo posto, scavalcando il Giappone (68) e incalzando gli Usa, stabili alla guida. Inoltre, ulteriore "schiaffo" agli economisti a stelle e strisce, Foxconn, la nota azienda taiwanese produttrice di componenti ad alta tecnologia per i prodotti Apple, arriva 43esima, in crescita dal 60esimo posto, mentre l'azienda si Cupertino si ferma al 55esimo posto, pur con un salto sorprendente dal 111mo posto.
Nel 2011, secondo i dati riportati dalla rivista, le entrate della Hon Hai Precision Industry, ovvero il colosso guidato da Terry Gou, hanno superato i 117.500 milioni di dollari, il 23,5% in più rispetto al 2010, con un profitto netto di 2.777 milioni di dollari. L'azienda della Mela Morsicata ha riportato introiti pari a 108.249 milioni di dollari, in crescita del 66%, per un ricavo di 25.922 milioni di dollari, un'impressionante impennata dell'85%.
La Huawei, altra azienda del settore tecnologico, è l'unica privata cinese presente in classifica al 351esimo posto. Nella top ten, guidata da Shell, troviamo ben 3 corporation della Repubblica Popolare, rispettivamente al quinto, sesto e settimo posto: Sinopec, la controllata del governo cinese, gigante del petrolio, China National Petroleum e State Grid, società di produzione e gestione energetica.