Hangzhou, 26 giugno 2012 - La spending review non è una prerogativa del vecchio continente. Infatti, le autorità pubbliche della provincia del Zhejiang, hanno dichiarato che presto metteranno all'asta l'80% delle automobili di proprietà del governo provinciale. Già questo lunedì circa 1300 vetture di proprietà della città di Wenzhou sono state battute in 6 diverse aste: 215 sono state vendute, incassando un totale di 10,6 milioni di yuan (circa 1 milione e 300mila euro), per un prezzo del 62% più alto rispetto al valore di mercato delle auto.
Il personale di 106 dipartimenti e 207 enti ufficiali ha partecipato all'iniziativa e coloro che rinunceranno alla propria vettura riceveranno un rimborso per il trasposto compreso tra 300 e 3100 yuan (da circa 40 a 400 euro) al mese, secondo la posizione e il ruolo istituzionale. Wang Zhenyu, docente di scienze politiche e legge intervistato dal quotidiano Global Times, ha dichiarato che potrebbe essere una mossa significativa verso il contenimento della spesa di denaro pubblico per interessi privati dei rappresentanti del potere, ma che lascia ancora intatto il sistema delle aziende controllate dallo stato, dove corruzione e abusi di potere sono un fenomeno ancor più marcato. Un altro suggerimento da parte di Wang riguarda la necessità di indicare pubblicamente l'utilizzo che verrà fatto del denaro ricavato dalle vendite.
Dati ufficiali pubblicati dal Ministero delle Finanze cinese rivelano che la spesa nazionale in nuove automobili per i dipendenti governativi è in crescita del 20% annuo, per un investimento totale di 100 miliardi di yuan (12 miliardo e 600 milioni di euro). Il Consiglio di stato ha imposto a ministeri e governi locali di migliorare la trasparenza istituzionale rendendo pubbliche informazioni riguardo le spese sostenute. In particolare, entro 2 anni dovranno essere pubblicati degli inventari delle vetture in possesso di tutti i governi provinciali cinesi.
La ricca provincia orientale del Zhejiang non è la prima ad aver promosso iniziative per il controllo e la riduzione delle spese pubbliche in auto blu e benzina, ma i loro sforzi non sono sempre stati premiati con l'approvazione dei cittadini. Gli enti locali e le province cinesi sono fortemente indebitate e il credito loro concesso dalle banche è in scadenza: 9670 miliardi di yuan (oltre 1200 miliardi di euro) rimarranno presto scoperti se gli enti locali non trovano un modo per chiudere e rimpolpare le proprie casseforti.