Pechino, 22 giugno 2012 - Secondo dati ufficiali pubblicati in Cina, sono 490 tra le 500 maggiori compagnie al mondo ad avere investimenti nel Paese del Dragone e ad avervi aperto più di 1600 tra centri di ricerca e sviluppo e sedi regionali. Sin dall'inizio dell'era di Riforme ed Apertura inaugurata da Deng Xiaoping alla fine degli anni '70, sono sempre di più le imprese multinazionali straniere ad aver rivolto il proprio interesse verso questa nazione e, secondo Gao Hucheng, vice-Ministro del commercio, a dare una forte spinta allo sviluppo economico della Repubblica Popolare.
Questi investimenti si sono rivelati assolutamente proficui: gli introiti incamerati da imprese straniere in Cina hanno oltrepassato i 5mila miliardi di dollari solo nel 2010, ha dichiarato Gao, aggiungendo che la nazione è diventata un porto sicuro per i capitali stranieri e una fonte primaria di guadagni durante questi anni di crisi economica internazionale. Ma, nel frattempo, la Cina non è rimasta ferma a guardare. Gli investimenti esteri da parte di imprese cinesi sono cresciuti progressivamente, per raggiungere i 380 miliardi di dollari alla fine del 2011. Più di 18mila aziende con capitale anche parzialmente di provenienza cinese sono attive in 178 paesi al mondo, per 1600 miliardi di dollari di asset totali.