Calcio europeo modello anche per scommesse Ma ora ci pensa Lippi a infiammare i tifosi cinesi
Uno scandalo ha coinvolto una dozzina di personalità del calcio cinese, con pene da 5 a 10 anni. L'inchiesta sarebbe una mossa governativa per riportare in patria la passione e i denari dei tifosi cinesi. E i grandi nomi del calcio internazionale arrivano a dare man forte
Uno scandalo ha coinvolto una dozzina di personalità del calcio cinese, con pene da 5 a 10 anni. L'inchiesta sarebbe una mossa governativa per riportare in patria la passione e i denari dei tifosi cinesi. E i grandi nomi del calcio internazionale arrivano a dare man forte
di Valeria Gazzoni
Shenyang, 13 giugno 2012 - Due ex-amministratori della Lega Calcio cinese sono stati oggi condannati a più di dieci anni di prigione per aver accettato tangenti. Il calcio cinese sta cercando di raggiungere i livelli di competizione, di passione e, soprattutto, di guadagno, che questo sport ha in Europa e per raggiungere questo obiettivo ha acquistato giocatori di richiamo internazionale, come Nicolas Anelka, in forze allo Shanghai Shenhua o come Barrios, recente acquisto del Guangzhou Evergrande. Ma ha già sicuramente una cosa in comune con il calcio più bello del mondo, quello italiano: il calcio-scommesse. Le cifre, come sempre nel caso del Dragone, sono impressionanti: Nan Yong, ex-direttore del Chinese Football Administrative Center avrebbe intascato circa 1,50 milioni di yuan (circa 200mila euro) tra 1999 e 2009. Nan, che avrebbe avuto il merito di condurre la Cina alla sua unica partecipazione alla fase finale di una coppa del mondo nel 2002, oltre ad una pena di 10 anni e mezzo di prigione, ha anche dovuto sborsare 30mila euro di multa e si è visto confiscare tutti i suoi beni da parte dello stato cinese. In un'altra corte, anche il predecessore di Nan, Xie Yalong è stato condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione e ad una sanzione pecuniaria di 30mila euro, sempre per tangenti che, nel suo caso, ammontano a poco più di 1,30 milioni di yuan (170mila euro).
Nan e Xie sono tra gli 11 condannati per lo scandalo di calcio-scommesse e di partite truccate venuto alla luce due anni fa. Anche quattro giocatori cinesi, Shen Si, Qi Hong, Jiang Jing e Li Ming, sono stati condannati a pene da 5 anni e 6 mesi a 6 anni di prigione per aver accettato, in totale, 1 milione di euro per truccare la partita tra Shanghai International e Tianjin Teda (dove militò Damiano Tommasi nella stagione 2009-10) nel 2003 . Li Dongsheng, ex-capo del dipartimento tecnico della Lega cinese è stato condannato a 9 anni per corruzione e appropriazione indebita per guadagni illegali che ammontano a 850mila yuan (110mila euro). Infine, Chen Hong, ex-general manager del club Chongqing Lifan, ormai dismesso, e Gao Jian, ex-segretario generale della Chongqing Football Association, hanno ricevuto condanne a 2 anni di prigione per corruzione di un funzionario privato.
In Cina, il calcio è uno sport che infiamma i cuori di milioni di persone, i cui sguardi sono però totalmente rivolti ai campionati nazionali europei. Il motivo per cui le squadre locali non vengono seguite con lo stesso entusiasmo è proprio l'assenza di qualunque spirito di competizione tra le squadre, poiché i risultati sono stati tutti già stabiliti a tavolino per rimpolpare i portafogli dei grandi scommettitori. Per questo c'è chi spiega l'inizio delle indagini come un tentativo da parte del governo di far riappassionare i tifosi al calcio cinese, un business infinitamente lucrativo anche nel lontano Oriente. Sembra, inoltre, che questa mossa abbia già dato i primi frutti: gli spalti degli stadi cinesi sembrano di nuovo affollati di fan e tifosi. E anche la scelta di Marcello Lippi di legarsi al club Guangzhou Evergrande, retrocesso forzosamente nella serie B cinese nel 2010 proprio a causa di partite truccate e reati di corruzione, è un segnale che il vento è cambiato e che ora i soldi, tanti, vengono utilizzati per imprese "alla Abramovich". Non per niente, l'obiettivo del club è di sollevare presto la coppa della Champions asiatica.