“Only you”: il reality delle polemiche, porta in tv
la lotta per il lavoro dei neolaureati cinesi


	
  Il programma, che offre un posto di lavoro a candidati che sostengono un colloquio in diretta tv, è al centro di violente polemiche dopo che un concorrente è svenuto in seguito ad accuse e insulti da parte di conduttore e intervistatori. Ma c'è anche chi sostiene che la trasmissione rifletta la realtà del mercato del lavoro in Cina
Un’immagine del programma “Only you”


 

Il programma, che offre un posto di lavoro a candidati che sostengono un colloquio in diretta tv, è al centro di violente polemiche dopo che un concorrente è svenuto in seguito ad accuse e insulti da parte di conduttore e intervistatori. Ma c'è anche chi sostiene che la trasmissione rifletta la realtà del mercato del lavoro in Cina

di Valeria Gazzoni

Pechino, 12 giugno 2012 - Il programma televisivo cinese Only You, trasmesso via satellite dalla Tianjin television e parente in salsa agrodolce dell'americano The Apprentice, probabilmente non raggiungerà i 10 anni di onorato servizio del suo corrispondente a stelle e strisce. Si trova, infatti, al centro di violente polemiche su internet, risultate in un boicottaggio da parte degli spettatori. Il copione della trasmissione è semplice: il conduttore e 12 potenziali datori di lavoro, dei veri e propri "boss" seduti su troni dorati, giudicano un giovane aspirante lavoratore con domande spesso imbarazzanti, si divertono a distruggere il suo curriculum vitae e a metterne in evidenza le debolezze con commenti sarcastici e presuntuosi. Il tutto con in palio un'offerta di lavoro presso una delle loro aziende. Il programma era già stato criticato duramente nei mesi scorsi, ma sembra che ora il pubblico abbia decretato la sua fine.

In gennaio è avvenuto il primo incidente: una concorrente di nome Liu Lili, con una laurea conseguita in Nuova Zelanda e una prima esperienza lavorativa come insegnante di inglese, è stata oggetto delle invettive del conduttore, Zhang Shaogang, e degli imprenditori che l'hanno criticata per il suo atteggiamento apparentemente poco patriottico. In seguito alla messa in onda della trasmissione, Zhang e i 12 capi sono stati criticati per il loro comportamento ingiustificabilmente maleducato e per aver orchestrato questa messa in scena solo per attirare l'attenzione del pubblico. E' del 20 maggio scorso la puntata che ha sollevato l'ultimo vespaio di polemicheGuo Jie, 32 anni, si era presentato affermando di aver studiato in Francia per 10 anni e di aver ottenuto prestigiosi titoli di studio. Uno dei boss gli ha rivolto una domanda in francese a cui Guo non ha saputo rispondere. Messo alle strette dal conduttore che lo accusava di mentire, il giovane è svenuto in diretta televisiva, mentre il presentatore continuava la sua invettiva, chiedendogli ste stesse fingendo anche lo svenimento.

Gli studenti cinesi all'estero si sono scagliati contro il programma con una lettera aperta rivolta al governo: se la sono presa con il francese sgrammaticato del boss, incomprensibile per il povero Guo, se la sono presa anche con il conduttore, rimasto impassibile di fronte al malore del ragazzo, e in generale hanno criticato il tenore della trasmissione, troppo incline al sensazionalismo a scapito dei malcapitati concorrenti. Ma il commento forse fatale al programma è giunto dall'account Weibo di Kai-fu Lee, ex presidente di Google China e Ceo della società cinese di IT, Innovative Works: "dopo aver guardato diverse puntate, credo che gli intervistatori siano superbi e che il presentatore manchi del più basilare rispetto" ha scritto Lee, "anche se il candidato non è adatto al lavoro, dovrebbero comunque portargli rispetto e non ricorrere al disprezzo e agli insulti". Oltre alle critiche, Lee è passato all'azione, lanciando una campagna di boicottaggio che ha avuto 410mila contatti solo la scorsa settimana, di cui il 94,4% ha dato risposta positiva alla proposta. La situazione è sfuggita al controllo dei protagonisti quando Lee e i membri dello staff del programma si sono lanciati in una rovente battaglia via cinguettii, conclusa con Shi Xiaoyan, una dei 12 boss, ha sfidato Lee a un "duello" sul suo microblog.

Nonostante le critiche, alcuni internauti ritengono che il programma offra uno scorcio della situazione attuale del mercato del lavoro in Cina e delle difficoltà incontrate dai neolaureati cinesi. In seguito alle pressioni del governo, dal 1999 le università hanno iniziato ad ampliare il numero delle ammissioni ai corsi: solo quest'anno più di 6,8 milioni di laureati entreranno nel mondo del lavoro, 1,06 milioni in più rispetto al 1998, ma il numero di posti di lavoro ad alta specializzazione e con buona remunerazione non è cresciuto in modo corrispondente, sfociando in un mercato del lavoro estremamente competitivo. Il rischio per chi rimane ai margini di questa lotta è di dover accettare i lavori più umili per riuscire a ripagare i debiti contratti per mantenersi agli studi.

 

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