Si allargano le fila dell’Esercito più famoso al mondo: scoperti altri 110 soldati di terracotta


	
  L'importante scoperta avviene al termine di uno scavo iniziato nel 2009 nel sito archeologico principale a poche ore da Xi'an. I resti sono in ottime condizioni e per la prima volta sono alcuni recano decorazioni colorate che sono rimaste intatte
Il volto, perfettamente conservato, di un soldato
 

L'importante scoperta avviene al termine di uno scavo iniziato nel 2009 nel sito archeologico principale a poche ore da Xi'an. I resti sono in ottime condizioni e per la prima volta sono alcuni recano decorazioni colorate che sono rimaste intatte

Xi'an, 11 giugno 2012 - Scoperti altri 310 manufatti negli scavi archeologici relativi al celebre Esercito di terracotta. Di questi, 110 sono guerrieri ad altezza pressoché naturale, mentre tra gli altri, sono stati riportati alla luce 12 cavalli e parti di carri, armi e altri strumenti militari. In particolare, è stato scoperto uno scudo in bronzo, il primo del suo genere, che conserva ancora le decorazioni geometriche dipinte in rosso e verde, una scoperta importante per le ricostruzioni delle tattiche di guerra del tempo da parte di storici ed archeologi.

Anche alcune delle statue ritrovate durante questi ultimi studi, iniziati nel 2009, hanno conservato il colore originale. A riprova della teoria secondo cui i volti di tutte le statue sono diversi tra loro per forma ed espressione, nei soldati appena ritrovati, gli archeologi hanno notato occhi di colori diversi, dal nero al marrone fino al rosso. In uno scavo vicino a quello principale, quello in cui è stata compiuta questa nuova scoperta, gli archeologi avrebbero dissotterrato quella che sembra essere la statua di un gigante, alta più di 2 metri e priva della testa, con piedi che misurano 32 centimetri. Gli esperti non hanno ancora chiarito che tipo di artefatti sono presenti in questo scavo, aperto nell'agosto dello scorso anno nell'area vicina al Mausoleo di Qin Shi.

L'Esercito risale all'epoca della dinastia Qin, precisamente agli anni 210-209 a.C, cioé alla morte dell'imperatore Qin Shi, primo unificatore dell'impero cinese. A lui era dedicato il mausoleo nei pressi del quale è stato ritrovata l'importante testimonianza dell'arte funeraria cinese: l'intero esercito di statue doveva accompagnare l'imperatore nella sua vita ultraterrena, difenderlo e garantirgli un popolo da governare anche nell'aldilà. Dalle più recenti scoperte, sembra che oltre ai soldati fossero presenti anche attori e giullari, il cui compito era di rallegrare le giornate di Qin Shi anche dopo la morte. Secondo quanto narra lo storico Sima Qian vissuto 100 anni dopo l'imperatore fondatore della dinastia Qin, alla creazione di questa imponente opera hanno partecipato oltre 700mila schiavi per oltre 10 anni di lavoro. I primi resti dell'Esercito di terracotta sono stati scoperti nel 1974 da due contadini, intenti a scavare un pozzo per le proprie coltivazioni; nel 1987 il sito è entrato a far parte del Patrimonio dell'umanità Unesco.

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