Shanghai, 4 giugno 2012 - Un professore italiano "buon samaritano" a Shanghai.Marco Scaioni, 43 anni, è diventato famoso nella città cinese, ma non troppo in patria, per aver prestato aiuto durante un incidente stradale. In città da sei mesi circa per collaborare con il dipartimento di geologia e geo-informatica dell'Università Tongji di Shanghai, Scaioni si stava recando in università sulla sua bici quando il motore di un autobus di linea è scoppiato avvolgendo il mezzo nelle fiamme.
Fortunatamente i passeggeri erano già riusciti a mettersi in salvo quando l'italiano è arrivato sul posto, ma i curiosi si accalcavano intorno all'autobus incendiato: "alcuni non si erano nemmeno accorti dell'incidente mentre altri non sembravano rendersi conto della pericolosità della situazione" ha raccontato. Il ricercatore, che ancora non padroneggia la lingua, è riuscito comunque a comunicare con i presenti e ad aiutare i vigili del fuoco. Il nostro connazionale è stato l'unico tra i passanti a cercare di collaborare con i soccorritori: "gestire situazioni di emergenza è una delle mie specializzazioni accademiche, in Italia ero uno dei docenti del Master in ingegneria civile per la gestione del rischio presso il Politecnico di Milano" ha dichiarato "mentre qui alla Tongji mi occupo di ricerca sulla prevenzione e il monitoraggio delle frane."
Uno dei vigili del fuoco ha scritto dell'accaduto su internet, ringraziando il "buon samaritano" italiano. Il suo post ha dato il via a una serie di polemiche sul web: perché sono sempre gli stranieri a prestare soccorso in caso di emergenza? I commenti degli internauti addossano la responsabilità di ciò all'egoismo tipico della società cinese contemporanea, mentre altri alla mancanza di addestramento al primo soccorso tra i cittadini. Anche il quotidiano Shanghai Daily sta conducendo un sondaggio tra i lettori, all'interno di un articolo intitolato "Un esame di coscienza per tutti dopo che uno straniero offre il suo aiuto".