Sesto San Giovanni, 1 giugno 2012 - Tutti pazzi per il cinese. All’Istituto Confucio dell’Università Statale di Milano si sapeva. Da settembre. Le iscrizioni parlavano chiaro, il 2012 sarebbe stato l’anno del mandarino: gli studenti erano aumentati considerevolmente e, di conseguenza, era destinato a salire anche il numero di chi si sarebbe sottoposto ai test di lingua. Ma nessuno si sarebbe aspettato il boom del 19 e 26 maggio scorsi, quando al Polo di Mediazione interculturale si sono svolte le prove d’esame, denominate HSK e YCT (per gli under 15): 700 iscritti.
Per fare un paragone: nel 2011 nell’arco dei dodici mesi hanno sostenuto il test 616 studenti, nel 2010 545. Quest’anno invece solo il primo turno (a dicembre ci sarà una seconda sessione) ha bruciato ogni record. Il propellente sono gli allievi delle scuole superiori, la nuova frontiera dello studio del mandarino: 167 iscritti (1 esaminando su 4) frequentano il liceo linguistico Manzoni di Milano, 63 il Falcone di Bergamo, 23 il Pacioli di Crema. Altrettanto numerosa la partecipazione degli under 15: si tratta per lo più di ragazzi cinesi nati in Italia, arrivati a Sesto anche da Roma e Firenze, che imparano la lingua di mamma e papà per mantenere un contatto con il paese d’origine e certificano il livello dei propri studi per accedere agli atenei del Paese di Mezzo.
Il polo HSK di Sesto, attivo dal 1994, ha raccolto adesioni da tutta Italia, accogliendo universitari di Parma, Modena, Reggio Emilia. La prova più affollata? Il test di livello 2 (200 iscritti il 19 maggio scorso). E non bastano più le dita di una mano per contare i “secchioni” che si cimentano con l’ultimo livello, il 6: erano addirittura 16.