Carne umana venduta al mercato come ostrica:
il mostro cannibale è l’incubo dello Yunnan

Un contadino di 56 anni è stato fermato dalla polizia con l'accusa di omicidio. Ma quando gli inquirenti hanno esaminato la sua abitazione, hanno trovato resti di corpi appesi a essiccare. E si apre il giallo: che abbia ucciso lui i venti giovani scomparsi nella zona?

Un contadino di 56 anni è stato fermato dalla polizia con l'accusa di omicidio. Ma quando gli inquirenti hanno esaminato la sua abitazione, hanno trovato resti di corpi appesi a essiccare. E si apre il giallo: che abbia ucciso lui i venti giovani scomparsi nella zona?



di Luca Zorloni (左 露珂)

Milano, 25 maggio 2012  - Zhang Yongmin è stato arrestato il 9 maggio con l'accusa di aver ucciso un ragazzo di 19 anni, Han Yao. Finché la polizia non ha esaminato da cima a fondo casa sua a Nanmen, villaggio nella provincia meridionale dello Yunnan, scoprendo bulbi oculari conservati sotto spirito e pezzi di carne umana appesa a essicare che farebbero del 56enne un serial killer e un cannibale. Vittime adolescenti, sette secondo una prima stima degli inquirenti, che il signor Zhang avrebbe addirittura venduto al mercato spacciandole per carne di ostrica. Il contadino potrà forse svelare alla polizia il finale di un giallo che angoscia il distretto di Jinning, dove ha casa l'uomo: che fine hanno fatto i venti ragazzi scomparsi in zona dal 2007? Sono loro le ossa che gli agenti di polizia hanno dissotterrato in una fattoria nelle vicinanze?

Le famiglie una risposta se la sono già data. Da tempo gli abitanti di Nanmen guardano di sottecchi quel contadino solitario. Scorbutico, dicono loro. Ex galeotto, recita la fedina penale. Condannato nel 1978 all'ergastolo per aver fatto a pezzi una persona (come ricorda il giornale The Standard di Hong Kong, ndr) e rilasciato 18 anni dopo. Nella sua casa pare ci siano buste con ossa, che per alcuni testimoni sono umane. E poi lo scorso dicembre Zhang ha aggredito uno studente di 17 anni, Zhang Jianyuan: con una cintura di pelle gli è saltato al collo per strangolarlo, ma le urla del ragazzo hanno messo in allarme i cittadini facendo desistere il 56enne da più truci propositi. La denuncia alla polizia si è risolta in un nulla di fatto dopo che il contadino aveva giustificato il gesto come gioco. Ma qualcosa è cambiato, perché negli ultimi tempi Zhang non ha più bazzicato nei mercati con la sua bancarella di "carne di ostriche". La polizia teme che le vittime, fatte a pezzi, siano state date in pasto a ignari acquirenti e persino ai cani dell'uomo.

Rimane l'interrogativo di quei venti giovani dissolti nel nulla e tutti entro un raggio di due chilometri dalla casa di Zhang. Le famiglie hanno lanciato appelli e fatto pressioni sul governo, a cui Pechino ha risposto inviando nello Yunnan una task force di investigatori speciali per avere risposte dopo lunghe indagini concluse con un nulla di fatto, indagini che sono costate la poltrona di due ufficiali del distretto, Da Qiming, capo della polizia, e Zhao Huiyun, comandante della stazione di polizia della municipalità di Jincheng. Mentre si attendono i risultati delle analisi che spiegheranno se le ossa trovate nei campi del contadino appartengono ai ragazzi scomparsi, il signor Zhang dovrà spiegare perché aveva in casa sua il cellulare, la carta di credito e altri effetti personali del 19enne sparito ad aprile.

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