Milano, 22 maggio 2012 - Vernissage in zona Sarpi per la mostra "China made in Italy", una collettiva di artisti italiani e cinesi formati dalle accademie italiane ed attivi sul nostro territorio. L'evento si è originato a Torino da un'idea di Tomato Catch-up, progetto collettivo di artisti torinesi, per poi spostarsi nelle maggiori città italiane e, ad ogni tappa, arricchirsi con il contributo di artisti locali. Nella città di Milano, Tomato Catch-up a trovato la collaborazione del Comune di Milano e delle associazioni Diamocilamano e FuoriSarpi. L'esposizione di foto, installazioni, videoart e dipinti sarà presente negli spazi dell'ex cinema Augusteo di via Sarpi 52 fino a domenica 27 maggio.
Il messaggio che vuole essere portato al pubblico è quello di una (ri)scoperta della cultura cinese che vada oltre il cliché del "made in China", per riscoprirne il fascino e per riflettere sul presente della Cina e la realtà delle comunità cinesi in Italia. La dualità "made in Italy-made in China", cruciale nel mondo del fashion tanto caro ai milanesi, viene affrontata anche attraverso una mini collezione di moda, ideata in italia ma contaminata da uno stile assolutamente di ispirazione cinese. Molti artisti si sono richiamati ad elementi della tradizione artistica e dei costumi della cultura cinese: la mostra è accompagnata dal sottofondo sonoro di grilli che friniscono, per riportarci al passatempo, un tempo diffusissimo, dell'allevamento di questi animaletti; scarpe ricamate e chicchi di riso sono protagonisti di due opere, mentre altre rielaborano le tecniche della pittura cinese o i materiali simbolo della cina come la seta e la carta di riso. Ma c'è spazio anche per la critica alla società cinese contemporanea: il consumismo, la scarsa qualità e la logica del profitto nella produzione industriale a basso costo e, ovviamente, anche la realtà politica cinese, sono nel mirino di alcune opere.
Alla inaugurazione della mostra erano presenti anche l'assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute per il Comune di Milano Pierfrancesco Majorino e un rappresentante del Console per la Repubblica Popolare Cinese a Milano. Entrambi hanno sottolineato l'importanza di eventi come questo nell'avvicinare i milanesi alla cultura cinese ed hanno affermato che la conoscenza reciproca e il dialogo sono l'unico modo per arrivare all'integrazione.