Pechino: lotta contro l’immigrazione illegale
Controlli intensificati nell’anno del Congresso


	
  Si prevedono mesi di turbolenza per gli stranieri che vivono in Cina. Le autorità hanno promosso una campagna contro l'immigrazione illegale e promettono di intensificare i controlli sui visti e i permessi di lavoro per gli stranieri. Ma c'è chi avanza dei dubbi sulle origini di questi provvedimenti
Un’immagine della polizia cinese a Pechino
 

Si prevedono mesi di turbolenza per gli stranieri che vivono in Cina. Le autorità hanno promosso una campagna contro l'immigrazione illegale e promettono di intensificare i controlli sui visti e i permessi di lavoro per gli stranieri. Ma c'è chi avanza dei dubbi sulle origini di questi provvedimenti

di Valeria Gazzoni

Pechino, 16 maggio 2012 - Le autorità di Pechino sono pronte ad una intensificazione dei controlli sui residenti stranieri in Cina. La campagna è stata lanciata ieri, 15 maggio, e si prevede che durerà fino al prossimo agosto. L'obiettivo sono gli stranieri che sono entrati nel paese per vie illegali o che non sono in regola con visti e permessi di lavoro. Pattuglie di polizia circoleranno per le zone maggiormente frequentate da turisti e forestieri, mentre i cittadini cinesi sono stati incoraggiati a segnalare alle autorità qualsiasi sospetta irregolarità.

"Spesso gli stranieri non conosce bene le leggi cinesi e potrebbero risentirsi per le domande dei poliziotti, ma è necessario migliorare la loro familiarità con la nostra legislazione e assicurarci che la rispettano" ha dichiarato Lin Song, responsabile stampa dell'Ufficio immigrazione di Pechino. Secondo i dati ufficiali, il numero degli stranieri in Cina è in continua crescita e su 54 milioni di ingressi nel paese nel 2011 sono stati registrati poco più di 20mila casi di violazione delle norme sull'immigrazione.

E' frequente che gli stranieri che vivono e lavorano stabilmente in Cina non posseggano in realtà un permesso di lavoro, data la complessità delle procedure necessarie per ottenerlo, ma finora non sono mai stati oggetto di particolari attenzioni da parte della polizia cinese. Il lancio di questa campagna di controlli sugli stranieri giunge pochi giorni dopo che un cittadino britannico è stato fermato a Pechino con l'accusa di aver violentato una giovane donna cinese. Ma c'è di più: l'uomo è stato sorpreso sul fatto da alcuni passanti, che lo hanno aggredito con calci e pugni mentre altri riprendevano il tutto con un cellulare. Un video dell'incidente è quindi circolato sul web scatenando l'indignazione dei netizens. L'incidente non ha causato particolari tensioni tra Cina ed Inghilterra, unite nel condannare l'accaduto. 

Non sembra che questa brutta vicenda sia legata in alcun modo alla campagna contro l'immigrazione illegale nel paese, campagna che, secondo quanto riporta l'Agi, molti  farebbero risalire all'avvicinarsi del 18esimo congresso del Partito Comunista Cinese, che dovrebbe tenersi in autunno, evento piuttosto delicato per i venti di cambiamento che agitano la leadership cinese e che potrebbe causare una maggiore cautela da parte di Pechino nei confronti della presenza di stranieri nella capitale.

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