Islanda in affitto al cinese Huang Nubo
costruirà un resort ecologico in 5 anni


	
Dopo un anno di trattative, frenate dai timori su una prossima "invasione", il governo dell'isola ha accettato la proposta del costruttore cinese Huang Nubo: prendere in gestione parte del suolo islandese per trasformarlo in una esclusiva località turistica
Il tycoon dell’edilizia Huang Nubo
Dopo un anno di trattative, frenate dai timori su una prossima "invasione", il governo dell'isola ha accettato la proposta del costruttore cinese Huang Nubo: prendere in gestione parte del suolo islandese per trasformarlo in una esclusiva località turistica

Reykjavik, 7 maggio 2012 - L'anno scorso gli impedirono di acquistare una fetta di Islanda per farci un gigantesco eco-resort, ma ora per il tycoon cinese Huang Nubo si apre la possibilità di affittare una piccola parte di quelle terre per 40 anni. Una commissione interministeriale ha esortato il governo a dare il via libera all'affitto di 2-3 chilometri quadrati, e non i 300 inizialmente richiesti, per costruire "hotel e varie strutture turistiche". Il ministro dell'Industria, Oddny Hardardottir, non si è ancora pronunciato ma la decisione è attesa entro la prossima settimana. "Adesso stiamo parlando di un affitto e la dimensione è stata ridotta notevolmente", ha sottolineato il portavoce del ministro, Thorir Hrafnsson.

L'anno scorso Huang, il 161esimo uomo più ricco della Cina, con un patrimonio personale valutato in 890 milioni di dollari, aveva proposto di acquistare 300 kmq di terreni disabitati (pari allo 0,3% della superficie totale dell'Islanda) a Grimsstadir, nella regione nord-orientale di Fjollum, per 10 milioni di dollari, con l'intento di investirne altri 200 per costruire un mega eco-resort.  L'operazione, tuttavia, venne bloccata dal ministro dell'Interno Ogmundur Jonasson, in base al fatto che la vendita di una tale porzione di territorio a uno straniero è legalmente vietata. Il progetto del tycoon cinese aveva suscitato qualche timore sull'isola: l'Islanda, infatti, grazie anche al progressivo scioglimento dei ghiacci e all'apertura di nuove rotte marittime, si trova in una posizione strategica fra l'Europa e il Nord America e viene vista come un potenziale hub per i cargo asiatici.

"L'accordo è vicino" ha detto oggi Huang, fiducioso, aggiungendo che i lavori sono pronti a partire verso la metà di giugno per concludersi già entro il 2017. "Non ho fatto altro che aspettare dopo che il parlamento aveva rifiutato la mia offerta, ma finalmente la mia pazienza è stata ripagata. - ha aggiunto - le autorità islandesi e i residenti conoscono l'importanza del mio investimento e del messaggio che manderebbe agli investitori stranieri. Per questo hanno fatto di tutto per rendere possibile il raggiungimento di un accordo".

 

 

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