Le magliette del “nonno Wen” sono fuorilegge
Nei guai sito di abbigliamento Vancl.com


	
  Una collezione di t-shirt dedicata al premier cinese e alle sue frasi ricche di saggezza popolare è stata ideata dai creativi della Vancl. L'azienda di moda non è nuova alle polemiche suscitate dalle sue trovate pubblicitarie. Questa volta, la sua campagna promozionale ha avuto una vita molto breve, ma non per questo meno efficace
L’immagine del politico a tutto campo sulla pagina web di Vancl ora cancellata
 

Una collezione di t-shirt dedicata al premier cinese e alle sue frasi ricche di saggezza popolare è stata ideata dai creativi della Vancl. L'azienda di moda non è nuova alle polemiche suscitate dalle sue trovate pubblicitarie. Questa volta, la sua campagna promozionale ha avuto una vita molto breve, ma non per questo meno efficace

di Valeria Gazzoni

Pechino, 27 aprile 2012 - "Nonno Wen" e le sue massime sono costate care al sito web cinese vancl.com. Il popolare rivenditore on-line di capi di abbigliamento e accessori, è attualmente sotto osservazione da parte delle autorità cinesi con l'accusa di aver violato la legislazione che regola commercio e pubblicità per aver utilizzato l'immagine del Primo Ministro Wen Jiabao per la promozione di un prodotto.


Martedì 24 aprile Vancl ha lanciato sul proprio canale di vendita online una nuova serie di T-shirt che recavano la stampa di alcune tra le più famose citazioni del premier cinese, come "Dimenticatevi di me" (忘记我, wangji wo) o "Meditate sui vostri errori" (反思, fansi), entrambe tratte dal solenne discorso di chiusura della sessione plenaria del parlamento cinese dello scorso marzo. La collezione era stata chiamata, poeticamente, "Guardare al cielo stellato" (仰望星空, yangwang xingkong), titolo di un componimento scritto da Wen e pubblicato sul Quotidiano del Popolo nel 2007. Su altre magliette campeggiava "Muovetevi con i piedi per terra", consiglio diretto agli studenti dell'Università di Pechino, blasonatissimo istituto i cui studenti sono noti per le loro ambizioni smisurate e per l'atteggiamento spietato con cui le inseguono.

Il numero due della politica cinese, il cui mandato terminerà a marzo 2013, si è guadagnato, fin dai suoi primi atti di governo nel lontano 2003, l'affettuoso soprannome di "nonno Wen" proprio grazie alle massime ricche di buon senso e al suo viso bonario e pacifico. Quello stesso viso, nelle immagini di un Wen che saluta sorridente o che risponde alle domande della stampa, faceva da sfondo, in un tripudio di rosso e giallo, alle vivaci t-shirt decorate con eleganti calligrafie.

Poche ore in seguito all'a pubblicazione, prodotto e pagina web sono stati ritirati con tante scuse da parte dell'azienda del fashion "cheap and chic" pechinese. "La campagna pubblicitaria dell'azienda è sospettata di aver violato le norme sulla pubblicità, che proibiscono l'utilizzo a fini commerciali dei nomi degli organi dello Stato e dei suoi funzionari" ha dichiarato all'agenzia Xinhua un funzionario dell'Ufficio per l'industria e il commercio della municipalità di Pechino.

Jiao Hongyu, un portavoce della Vancl, ha riferito che la campagna pubblicitaria e il prodotto stesso erano intesi come una forma di rispetto per il premier Wen, nella speranza che i suoi messaggi potessero avere un'influenza positiva sui giovani, proprio target di riferimento. "Abbiamo realizzato anche una collezione su Lei Feng (soldato rivoluzionario, modello per il "buon comunista" della Cina della Rivoluzione Culturale) ed è stata molto apprezzata, perciò quando abbiamo realizzato "Guardare al cielo stellato" non avevamo previsto che potesse essere accolta così negativamente". 

I commenti dei netizens sulla vicenda, raccolti sul popolare sito di microblogging sina.weibo, tendono a criticare la rigidità della burocrazia e della classe politica cinese, incapace di alcuna autoironia e soprattutto poco pratica nel marketing di se stessa, specie se paragonata ai leader stranieri, come Obama, idolo dei giovani cinesi, la cui immagine è stata stampata su ogni genere di merchandising in campagna elettorale. Altri parlano della scelta di Vancl come di una strategia subdola e consapevole e sostengono che in realtà i pubblicitari avessero previsto tutto e puntato alla risonanza che i media avrebbero dato alla vicenda. Vancl è nota per le sue campagne pubblicitarie virali e per sfruttare l'immagine di personaggi noti e controversi come il blogger Han Han.

La classe dirigente di Pechino, che vive a pochi passi dalla Città Proibita, è da sempre protetta da un velo di rispetto e discrezione, velo che spesso viene squarciato dalla curiosità popolare non appena il politico di turno si ritira a vita privata. E così anche il Grande Timoniere Mao Zedong si è ritrovato a decorare la paccottiglia più kitsch, mentre il riformista Deng Xiaoping vede le sue parole su poster e borsette. Tra pochi mesi anche il caro "nonno Wen" dovrà lasciare i suoi incarichi dopo dieci anni di onorato servizio e forse basterà solo aspettare ancora qualche tempo per poter comprare borsette e cappellini a lui dedicati sulle bancarelle delle vie più turistiche di Pechino.

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