Roma, 23 aprile 2012 - Previsioni rosee per l'export nei nuovi mercati per il made in Italy di fascia medio-alta. E' quanto risulta dalla ricerca "Esportare la dolce vita", presentata oggi da Centro Studi Confindustria e Prometeia con Anci, Federalimentale, Federlegno-arredo e SMI.
Le esportazioni nei paesi delle economie emergenti di prodotti "belli e ben fatti", che si posizionano, cioé, appena sotto i prodotti del lusso vero e proprio, in particolare quelli dei settori alimentare, abbigliamento e tessile, calzature e arredamento, cresceranno fino a 136 miliardi di euro nel 2017, 44 miliardi in più rispetto al 2011, con un aumento di quasi il 50%. Un terzo della domanda aggiuntiva proverrà da Russia, Cina ed Emirati Arabi Uniti.
Nel 2010 la quota italiana sul totale delle importazioni di riferimento per questi mercati era del 7,9% e si ritiene che nei prossimi anni questo dato rimarrà stabile. Il made in Italy si conferma essere formula vincente sul mercato globale, in particolare per quanto riguarda i compratori più abbienti delle nuove economie, tra cui la Cina.