Quegli otto marinai cinesi sul Titanic Ma neppure i sopravvissuti realizzarono il sogno americano
Erano imbarcati in terza classe sul transatlantico che colò a picco la notte del 15 aprile 1912 dopo l'impatto con un iceberg. Ma la legge Usa precluse l' ingresso nel paese agli scampati
Erano imbarcati in terza classe sul transatlantico che colò a picco la notte del 15 aprile 1912 dopo l'impatto con un iceberg. Ma la legge Usa precluse l' ingresso nel paese agli scampati
di Graziella Leporati
Belfast, 12 aprile 2012 - C'erano anche otto marinai cinesi imbarcati sul Titanic, lo splendido transatlantico affondato la notte del 15 aprile 1912 dopo la collisione con un iceberg. Erano imbarcati in terza classe: due sono affogati, gli altri sei si sono salvati aggrappati su uno degli ultimi gommoni messi in mare mentre la nave sprofondava negli abissi. I sopravvissuti sono stati recuperati dopo alcune ore dal Carpathia e portati a New York insieme agli altri 700 naufraghi.
La legge degli Stati Uniti però precluse il loro ingresso ed i sei cinesi scampati al gelo dell'oceano Atlantico vennero trasferiti, come marinai, sulla nave britannica Annetta della linea di Donaldson, e con questa nave il 20 aprile ripresero ad attraversare l'Atlantico e furono riportati a Londra, dove si perdono le loro tracce.
Anche un capitolo dedicato ai cinesi trova uno spazio nello splendido museo Belfast Titanic inaugurato il 31 marzo scorso nella città natale del megatransatlantico (www.titanicbelfast.com<http://www.titanicbelfast.com>). I nomi sia degli scomparsi, sia dei sopravvissuti cinesi compaiono nella stanza del museo dedicata alla memoria delle vittime e di chi è scampato al naufragio in quella tremenda notte.
La città del Nord Irlanda festeggia il centenario del primo e unico viaggio del Titanic con una serie di iniziative, manifestazioni, film documentari, tour guidati nel Titanic Quarter dove sorge il museo opera dell’architetto Eric Khune: un edificio con quattro prue di nave in alluminio che svettano nel cielo e all’interno nove gallerie distribuite su quattro piani con touch-screen, schermi interattivi, effetti sonori che catapultano il visitatore nella nave più lussuosa del mondo, dalla sala macchine al ponte di comando (www.discovernorthernireland.com<http://www.discovernorthernireland.com>; www.nitb.com<http://www.nitb.com>).
Un tributo a chi è deceduto: Lam Len di 23 anni e Ling Lee di 28 anni, i cui corpi non vennero mai recuperati. E un ricordo per chi ce l'ha fatta: Lee Bing, 32 anni; Chip Chang, 32 anni; Fao Cheong, 32 anni; Hee Ling, 24 anni; Lam Ali 37 anni; Lang Fang, 26 anni. Erano tutti originari di Hong Kong e avevano comprato un biglietto cumulativo che portava il numero 1601. Si erano imbarcati a Southampton e avevano pagato £56 9s 11d. Tutti e otto sognavano una nuova vita a New York. Fao Cheong aveva già deciso che avrebbe fatto il vigile del fuoco.
Viaggiavano in terza classe e secondo le loro stesse testimonianze si sono salvati, quando ormai non c'erano più scialuppe, buttandosi su uno dei gommoni gonfiabili in cui c'erano ancora posti liberi. Nel lanciarsi verso quella che sembrava l'unica salvezza. due di loro però sono caduti in mare e sono deceduti per ipotermia. Gli altri hanno atteso l'arrivo del Carpathia che ore dopo li ha visti e trasferiti a bordo.
Di loro sono rimasti solo i nomi. Belfast non li ha dimenticati e nel museo Titanic un touch screen riporta questi nomi e questi uomini alla memoria di chi visita lo splendido edificio architettonico costruito proprio per ricordare le vittime della più grande tragedia del mare.