Si fa estrarre un rene per comprare un iPhone
Uno studente nella rete dei trafficanti di organi


	
Un giovane di 17 anni è stato circuito da una gang senza scrupoli: voleva acquistare i gadget della Apple, loro gli hanno promesso un compenso in cambio dei suoi organi. Le gang di "macellai" sono una delle piaghe del Paese di Mezzo
Il primo acquirente di iPad in Cina all’Apple Store


Un giovane di 17 anni è stato circuito da una gang senza scrupoli: voleva acquistare i gadget della Apple, loro gli hanno promesso un compenso in cambio dei suoi organi. Le gang di "macellai" sono una delle piaghe del Paese di Mezzo



di Luca Zorloni (左 露珂)

Shanghai, 6 aprile 2012 - Lui era disposto a tutto pur di entrare nel club di quelli della Mela, per telefonare agli amici con un iPhone. E loro erano disposti a tutto pur di accaparrarsi sui suoi organi. Un semplice scambio, do ut des. In realtà macelleria umana. Per andare a fare shopping all'Apple store un giovane di 17 anni è finito sotto i ferri di un chirurgo compiacente che gli ha estratto un rene. Mancia guadagnata: 3mila yuan, contro un valore di 220mila con cui l'organo viene venduto sul mercato nero. Attraverso la disavventura di uno studente abbaccinato dagli status symbol, le autorità sono riuscite a smantellare un'organizzazione criminosa che commerciava organi a Changsha, nella provincia meridionale dell'Hunan.

Quando il ragazzo è tornato a casa, con un iPhone e un iPad nuovi di zecca, la madre ha iniziato a indagare per capire come se li fosse procurati. In casa non girano soldi per quelle spese. La donna pensa a un furto, a qualche amicizia sbagliata. Fuocherello: le compagnie non sono pulite. Wang, il 17enne, è finito nella rete di trafficanti di organi. Alla famiglia confessa di aver venduto un rene. Soccorso in ospedale, è in condizioni precarie. A circuirlo sarebbe stato He Wei, il burattinaio dell'affare. Un pesce piccolo, in realtà, ma feroce. Secondo le prime ricostruzioni fornite dall'agenzia Xinhua, l'uomo avrebbe messo in piedi la truffa per ripagare alla mala i debiti di gioco.

Ridotto al lastrico e con la mafia sul collo, He avrebbe contattato Yin Shen per cercare donatori di organi su internet. Risponde Wang, 17enne dell'Anhui, che viene operato da un chirurgo compiacente. Il medico è stato arrestato insieme all'uomo che aveva affittato la sala operatoria. Venduto sul mercato nero, il rene dello studente frutta alla banda 220mila yuan, circa 30mila euro, che He divide dopo aver liquidato il giovane con 3mila yuan, poco più di 400 euro. La macelleria di organi in Cina è una piaga a cui il Ministero della Salute sta cercando di mettere fine. Ma i numeri raccolti dalle alte sfere di Pechino parlano chiaro: 1,5 milioni di malati che necessitano di un trapianto contro le 10mila operazioni effettuate ogni anno. La forbice è troppo larga, tanti Wang rischiano ancora di finire nel mezzo.

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