La Cina accusa il colpo della crisi L’obiettivo di crescita scende sotto l’8%
Crisi europea e stagnazione americana le cause principali del ridimensionamento. Ma finora gli obiettivi pisti dalle autorità sono stati sempre superati
Crisi europea e stagnazione americana le cause principali del ridimensionamento.Ma finora gli obiettivi pisti dalle autorità sono stati sempre superati
Pechino, 5 marzo 2012 - La Cina ha posto il proprio obiettivo di crescita al 7,5% per il 2012 e ha mantenuto il target per l'inflazione al 4%, lo stesso livello prefissato per il 2011. E' quanto emerso dal rapporto presentato dal Primo ministro, Wen Jiabao. GUARDA IL VIDEO
E' la prima volta in cinque anni che le autorita' cinesi si prefiggono una crescita inferiore all'8%. L'anno scorso la Repubblica Popolare ha vantato un rialzo del prodotto interno lordo del 9,2%, con il ritmo di crescita che tuttavia ha rallentato il passo: se nel primo trimestre 2011 la crescita e' stata del 9,7% nell'ultimo trimestre si e' attestata all'8,9%. Nel 2010 il prodotto interno lordo cinese era salito del 10,4%.
Il target indicato dalle autorita' per il 2012 è il più basso dal 2004. I leader politici puntano soprattutto su un aumento dei consumi interni in grado di controbilanciare il calo delle esportazioni. Negli ultimi anni, comunque, i target indicati dalle autorita' cinesi sono stati sempre superati: anche l'anno scorso, ad esempio, l'obiettivo dei politici cinesi era di un progresso del pil attorno all'8%.
Quest'anno la Cina inizia a risentire della crisi che ha colpito l'Europa, nonchè della crescita asfittica del pil americano. Del resto l'economia della Repubblica Popolare si basa soprattutto sulle esportazioni. Si faranno sentire, comunque, anche alcune riforme realizzate dal governo, come quella restrittiva applicata al settore immobiliare e finalizzata a riportare a livelli piu' ragionevoli il prezzo delle abitazioni. Il target sull'inflazione invece è rimasto al 4%: l'anno scorso, pero', l'indice dei prezzi e' salito in media del 5,4% con una punta del 6,5% toccata nel mese di luglio.