Pechino, 2 marzo 2013 - La Cina afferma di aver scoperto riserve di gas naturale non convenzionali nel suo suolo sufficienti a coprire il fabbisogno interno per due secoli. Lo riporta il quotidiano britannico The Telegraph, in merito alle stime delle autorità cinesi sull'ammontare delle riserve di gas da scisti bituminose, o argillose, una fonte conosciuta da molto tempo ma fino a pochi anni fa ignorata in quanto ritenuta non sfruttabile. Tutto questo è cambiato dopo che negli Usa sono state elaborate alcune nuove tecniche che consentono in maniera teorica di accedere a questi giacimenti.
E sono immensi: Pechino stima di avere a disposizione nel suo sottosuolo 25.100 miliardi di metri cubi di gas da scisti, quasi il doppio dei 13.600 miliardi stimati delle riserve statunitensi. Dato che il Dragone ha superato proprio gli Usa quale primo consumatore globale di energia, la questione appare di notevole rilevanza. I dati cinesi sono coerenti con le stime pubblicate lo scorso anno dalle stesse autorità Usa, che indicavano le riserve cinesi in gas da sciti del 50 per centro superiori circa a quelle statunitensi. Il vice direttore del ministero delle risorse naturali cinese, Yu Haifeng, ha però mostrato prudenza, spiegando che buona parte di questi giacimenti si trova "in condizioni geologiche complesse" mentre il paese è indietro sulle tecnologie necessarie a sfruttarle.