Palermo, 29 febbraio 2012 – Isolata: a Lampedusa mancano voli diretti. E allora il vicesindaco, la senatrice leghista Angela Maraventano, va a cena “col nemico”: “Faccio appello alla Cina e alle sue compagnie aeree perché operino dal nostro territorio”. La porta d'Europa si candida a diventare la pista del Dragone. La bufera politica è diretta contro Roma e la regione Sicilia ree, secondo la Maraventano, di voler “abbandonare Lampedusa perché nessun vettore italiano si è reso disponibile a garantire voli diretti”. E allora la senatrice del Carroccio scende a patti con Pechino, in barba ai tradizionali principi di autonomia padana. “Invito Air China, Shandong Airlines, Henan Airlines, Shenzen Airlines e Kunming Airlines, tutti parte del network low cost della multinazionale Cnac, a considerare il ruolo di vettori diretti da Lampedusa verso l'Italia e viceversa”.
La battaglia della Maraventano era iniziata con il governo Berlusconi (di cui faceva parte anche la Lega, ndr) e continua con la squadra di Monti. Più di un mese fa, lo scorso 8 gennaio, la politica lumbard aveva lanciato al ministro per lo Sviluppo Economico Passera un incontro urgente in qualità di componente della commissione Industria e Turismo del Senato dopo aver ceduto il proprio posto su un volo a una bambina che si era sentita male. “L'aereo di soccorso era già partito con un altro paziente – aveva raccontato la Maraventano –, io ho lasciato il mio ma in compenso non sono andata a lavorare per colpa dell' inerzia e il menefreghismo dell' ex ministro dei trasporti e dell'attuale”.
L'aeroporto, situato sul versante sud dell'isola e dotato di una pista lunga 1.800 metri, ha visto nel 2010 un passaggio di 2.837 velivoli per un totale di 192.306 utenti. Ma in quanto a collegamenti, il vicesindaco denuncia un servizio al di sotto “di quello dei più remoti atolli del Pacifico”. Così, mentre il governo sta a guardare, l'isola lancia un Sos dall'altra parte del mondo. “È una provocazione? La si chiami come si vuole. A me – conclude – importa che la mia gente non sia isolata nel mezzo del Mediterraneo".