Pechino, 28 febbraio 2012 - Questo sì che è un colpo basso per i tedeschi. Pechino ha imposto il divieto di importazione di auto di servizio di marca straniera. D'ora in avanti ministri, alti funzionari e generali dovranno viaggiare a bordo di limousine Hongqi, "bandiera rossa".
Il piano era noto da tempo, ma non era chiaro quali fosse l'ampiezza del divieto, spiega la Bild online. Sembra infatti che Pechino intenda rinnovare l'intero parco auto con il marchio domestico, secondo quanto si evince dalla lista ufficiale di acquisto diffusa dal ministero dell'industria cinese, nella quale appaiono ben 400 modelli, nessuno estero.
Ogni anno per il parco auto di rappresentanza la Cina spende tra i 10 e i 12 miliardi di euro, denaro che d'ora in avanti resterà tra le mura domestiche. Il marchio che più di qualsiasi altro risentirà del nuovo corso è la Audi, consociata della Volkswagen.