Cina, Eldorado per le esportazioni Ma solo il 30 % delle aziende italiane investe
[caption id="attachment_51" align="aligncenter" width="300" caption="La skyline di Shanghai in una foto di Wolfgang Staudt"][/caption]
Il dato reso noto in un convegno sul tema organizzato nell'ambito del salone Mi Milano Pret-a-porter a Fieramilanocity. Gallazzi, Nvp China: " Troppi errori fatti da chi si avvicina a questo mercato, uno è quello di puntare solo su Pechino o Shanghai"
[caption id="attachment_51" align="aligncenter" width="300" caption="La skyline di Shanghai in una foto di Wolfgang Staudt"][/caption]
Il dato reso noto in un convegno sul tema organizzato nell'ambito del salone Mi Milano Pret-a-porter a Fieramilanocity. Gallazzi, Nvp China: " Troppi errori fatti da chi si avvicina a questo mercato, uno è quello di puntare solo su Pechino o Shanghai"
Milano, 27 febbraio 2012 - Con la sua crescita a doppia cifra nelle vendite sul mercato interno, +19% in totale nel 2011 e +25% nel settore moda e abbigliamento, la Cina è considerata una sorta di Eldorado per le esportazioni. Eppure sono ancora meno del 30% le piccole e medie imprese italiane che possono vantare una presenza fissa su quel mercato. E' questo il quadro che emerge da un convegno sul tema organizzato nell'ambito del salone Mi Milano Pret-a-porter a Fieramilanocity.
A frenare gli investimenti delle aziende sono a volte i costi ma piu' spesso le incertezze o la vera e propria ignoranza del contesto locale. ''Sono molti gli errori che si possono fare quando ci si approccia a questo mercato - spiega Giulio Gallazzi, presidente della societa' di consulenza Npv China che in fiera ha presentato dati e analisi - e il peggiore è voler essere italiani in Cina. Bisogna essere cittadini del Paese dove si opera''. Ovvero lavorare con lingua, leggi, usi locali e avere rapporti con le istituzioni.
Altro errore è volere a tutti i costi puntare su Pechino o Shanghai per la propria presenza commerciale. ''La vera Cina è quella che sta crescendo - afferma Jie Shen, chief operating officer della societa' -. Ci sono decine di città con un potenziale ancora poco esplorato che sono come erano Pechino o Shanghai cinque anni fa. Il governo punta molto a far arrivare investimenti e ricchezza anche verso la Cina interna''. Cosi' come hanno avuto un vero e proprio boom i sistemi di vendita online, ''grazie a un sistema postale - spiega Shen - che con circa uno o due euro permette di far arrivare in 24 ore un pacco da un punto all'altro del Paese''