Bravo bravissimo, tutti lo vogliono Cina, Usa e Taiwan si contendono Jeremy Lin
Linsanity, la stella dei New York Knicks, fa impazzire le platee di mezzo mondo e gli storici campioni della pallacanestro, come il connazionale Yao Ming. Dal Dragone offerta perché giochi in Nazionale
Linsanity, la stella dei New York Knicks, fa impazzire le platee di mezzo mondo e gli storici campioni della pallacanestro, come il connazionale Yao Ming. Dal Dragone offerta perché giochi in Nazionale
di Cristiana Mariani
New York, 23 febbraio 2012 - Tutti pazzi per Jeremy Lin. Il cestista nato in calinfornia da famiglia cino-taiwanese che da ultimo dei panchinari è diventato la stella incontrastata dei New York Knicks è al centro di un vero intrigo internazionale. A contendersi i suoi, peraltro molto redditizi visto il boom economico che stanno avendo tutti i gadgets legati a lui, servigi sportivi sono Stati Uniti, Taiwan e Cina. Proprio in quest'ultima Nazionale c'è lo sponsor più prestigioso di Lin, ovvero niente meno che il monumento del basket cinese nel mondo: Yao Ming. Il gigante ha lasciato gli Houston Rockets e il basket poche settimane fa a causa dell'acuirsi dell'ennesimo problema a un piede, ma continua ad essere un esempio sportivo e umano per tutta la Cina.
"Se continua così, Lin può diventare un all star": queste le sue parole nei confronti della stella dei New York Knicks. E pensare che proprio Yao Ming aveva ricevuto in passato, prima che esplodesse la Linsanity a stelle e strisce, uno sgarbo proprio da parte del cestista di Palo Alto che aveva rifiutato un ingaggio nella squadra cinese di cui è proprietario. Col senno di poi, il primo di tanti passi ben calibrati da Lin. Acqua passata non macina più, deve aver pensato Ming. Visto che adesso è proprio uno dei principali supporter del talentuoso ragazzotto californiano. Sembra che la Federazione basket di Pechino abbia già pronta un'offerta per Jeremy Lin, il quale avrebbe la possibilità di giocare con la Nazionale cinese ma soltanto rinunciando alla cittadinanza americana. Dal canto suo, Taiwan non resta certo a guardare. Avere un fenomeno con Linsanity nella propria rappresentativa non solo potrebbe portare qualche risultato, ma attirerebbe anche molti sponsor che male alle casse non farebbero di certo.
Per chiarire ulteriormente la propria disponibilità ad accogliere sul parquet il californiano, il Governo di Taiwan nei giorni scorsi ha puntualizzato che, grazie alle origini taiwanesi dei genitori, l'atleta dispone già automaticamente della cittadinanza. Gli Stati Uniti stanno invece alla finestra: è la Nazione che può pescare nel maggior serbatoio di talenti cestistici del mondo e quindi, Lin oppure no, i campioni non mancano di certo. In attesa di prendere una decisione, il talento 23enne si gode l'invidiabile passaggio da oggetto misterioso della pallacanestro a corteggiato internazionale. E intanto, nonostante tutta la distanza che li separa dal loro campione, i cinesi continuano a fare il tifo per lui.
L'ULTIMA IMPRESA
Non poteva che essere ancora Linsanity. Alla New York Arena il talento con gli occhi a mandorla incanta ancora e trascina i Knicks alla riscossa dopo il ko contro i New Jersey Nets. Il match contro le Aquile di Atlanta finisce 99-82 in favore della formazione della Grande Mela. Nonostante Nel terzo e nell'ultimo quarto gli Hawks cercano di recuperare, ma il bottino incamerato dai Knicks è troppo consistente e la difesa talmente accorta da non consentire la rimonta. Jeremy Lin mette a segno 17 punti ed è autore di ben nove assist di grande pregio, che i compagni di squadra non stentano a trasformare in preziosi punti. Il talento di origini cino-taiwanesi continua a dimostrarsi decisivo per il cammino nel campionato Nba dei New York Knicks, secondi nel raggruppamento atlantico della Eastern Conference dietro a Philadelphia. E questa notte Lin e i suoi Knicks sfidano Miami.