Hong Kong, 16 febbraio 2012 - “Cara” Hong Kong, è proprio il caso da dirlo. Fare tappa nell'ex colonia britannica per un viaggio di lavoro costa 945 euro al giorno, un conto salato che fa balzare la città in cima alla lista delle cinquanta più care al mondo nello studio elaborato dallaCamera di Commercio di Milano. Hong Kong guadagna due posizioni rispetto allo scorso anno e supera Mosca, che perde il primato con una spesa quotidiana di 933 euro, ma anche una serie di metropoli del Vecchio Continente – Parigi, Londra, New York, Milano e Barcellona – solo in apparenza più costose. A pesare sul soggiorno nel porto del sud della Cina è soprattutto il pernottamento: una stanza con prima colazione, secondo i dati dei tecnici milanesi che hanno comparato gli esiti di statistiche internazionali, costa in media 371,4 euro. La tradizionale accoglienza asiatica si conferma un lusso da pagare a peso d'oro, comparabile solo agli hotel di New York (in media 366,40 euro a notte), e basta a incoronare Hong Kong come città più cara al mondo, perché gli altri capitoli di spesa di un businessman in viaggio di lavoro hanno prezzi più democratici.
Prendiamo una cena per due in un ristorante elegante affacciato sulla baia, dove discutere di affari sorseggiando un calice di vino. A Hong Kong il conto che il cameriere allungherà sul tavolo si aggirerà sui 243,60 euro, ben inferiori ai 316 che spendeste davanti al meno esotico paesaggio di Francoforte o ai 271 della Grande Mela. Ma le stesse città del Paese di Mezzo a tavola smentiscono il mito della Cina sottocosto e si rivelano più care di Hong Kong. Nella classifica dei piatti più salati, basta spostarsi a Shanghai per pagare una cena per due 282,70 euro. E a Pechino il risparmio rispetto a Hong Kong è di appena due euro.
Le capitali economica e politica del Dragone non hanno dato scalata alla classifica delle città più care per il turismo di affari, ma detengono posizioni di rilievo: Pechino resta fissa con 677 euro al giorno al settimo posto; Shanghai scende invece di due posizioni al numero sei con 688 euro. Se informarsi sull'andamento delle Borse, asiatiche e non solo, sui giornali internazionali costa caro in tutte e tre le città (circa 9 euro) ma mai come a in Brasile (a Rio e San Paolo se ne spendono dieci), per un pranzo meglio non avvicinarsi ai ristoranti di Hong Kong (105 euro), meglio Pechino (67,10) e Shanghai (74.60). Anche se il vero risparmio consiste in una cotoletta alla milanese all'ombra della Madonnina: 24 euro è la spesa media per un business lunch a Milano (19esima con 512 euro di soggiorno).
E se l'affare va a buon fine, passi per il brindisi, ma attenti a non sbronzarsi. A Pechino un drink nel bar di un albergo di lusso costa in media 44,7 euro, a Shanghai ne spenderete 33,9 e nella carissima Hong Kong appena 25,4. I fiumi di alcol scorrono altrove, nei cocktail a buon mercato di Miami (7 euro) e Dublino (4,6 euro).