“L’iPad è nostro, bloccate il tablet in Cina
Azienda chiede 2 miliardi di dollari alla Apple


	
La disputa avviata dalla Proview Technology rischia di implicare problemi di non poco conto per il gigante dell'informatica californiano, perché il gruppo cinese - il cui quartier generale è a Hong Kong - punta a bloccare sia le esportazioni di iPad dalla Cina, dove il tablet di Apple viene assemblato
Ipad 2 a Pechino
La disputa avviata dalla Proview Technology rischia di implicare problemi di non poco conto per il gigante dell'informatica californiano, perché il gruppo cinese - il cui quartier generale è a Hong Kong - punta a bloccare sia le esportazioni di iPad dalla Cina, dove il tablet di Apple viene assemblato

Pechino, 17 febbraio 2012 - Minaccia di alzare il tiro dello scontro giudiziario contro Apple, chiedendo risarcimenti multimiliardari, un produttore cinese di monitor che è già riuscito a rivendicare l'utilizzo del nome "iPad" sul mercato della Cina continentale. La disputa avviata dalla Proview Technology rischia di implicare problemi di non poco conto per il gigante dell'informatica californiano, perché il gruppo cinese - il cui quartier generale è a Hong Kong - punta a bloccare sia le esportazioni di iPad dalla Cina, dove il tablet di Apple viene assemblato, sia le importazioni.

La Proview vorrebbe ottenere 2 miliardi di dollari tra danni e interessi, più che mai necessari dato è oberata dai debiti; tanto che le dispute giudiziare sembrano orchestrate dal gruppo che sta lavorando alla ristrutturazione del debito, la Hejun Vanguard. Ora i legali della Proview intendono adire alla giustizia contro Apple anche negli Usa. Tuttavia la vittoria giudiziaria di Proview si è limitata al processo nella Cina continentale, perché un tribunale di Hong Kong, ex protettorato britannico che mantiene una notevole autonomia da Pechino, aveva invece dato ragione ad Apple.

La filiale taiwanese della società asiatica aveva depositato il nome IPAD nel 2000 su vari mercati, tra cui la Cina, e successivamente lo aveva ceduto ad Apple a livello globale. Lo scorso anno Apple aveva avviato in Cina una causa contro la Proview sull'uso illegale nel nome, che tuttavia i giudici cinesi hanno respinto adducendo mancanza di prove. Adesso la tentazione di estendere lo scontro giudiziario negli Usa.

"Stiamo selezionando tre studi legali per chiedere 2 miliardi di dollari in danni", ha detto il presidente di Hejun, Li Su. Per parte sua il presidente della Proview ha negato che tutta questa iniziativa sia solo un tentativi di salvare il gruppo dal fallimento: "Possediamo il marchio IPAD in Cina - ha detto Yang Rongshan - se foste al nostro posto difendereste i vostri interessi". Fino al 2009 Proview, prevalentemente attivo sulla produzione di schermi piatti, aveva fabbricato un computer da ufficio con il nome IPAD. Secondo alcuni reportage di stampa in alcune città cinesi le autorità avrebbero sequestrato gli iPad, che tuttavia continua ad essere venduto nei negozi Apple in Cina e nei negozi online.

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