Ningbo, 14 febbraio 2012 – Nella “fabbrica del mondo” c'è spazio anche per l'amore. Di plastica. Bambole gonfiabili, vibratori, accessori erotici: le fantasie dell'alcova nascono negli anonimi casermoni di cemento della Ningbo Yamei, colosso dei giocattoli di plastica dell’omonima città portuale della provincia di Zhejiang.
Fuori le ciminiere di Fenghua, quartiere industriale di una delle ex capitali della via della Seta; dentro luci al neon, imponenti macchinari e silenziosi compagni di letto in batteria. Non c'è nulla dei vivaci colori dei sex toys accastati negli scatoloni in partenza per gli scaffali dei negozi a luci rosse di tutto il mondo. Sembra il laboratorio di un Frankenstein postmoderno, colmo di dissezioni anatomiche da combinare per accendere il desiderio.
La Ningbo Yamei produce bambole gonfiabili da tre anni e si è specializzata nel settore con un catalogo di 13 modelli che soddisfano i gusti di una clientela internazionale. Sono nel 2011 sono stati venduti oltre 50mila modelli, di cui il 15% (7.500 esemplari) sono serviti a soddisfare i desideri di single e non in Turchia, Giappone e Corea. Soffiando di gran lena per tre minuti circa e pagando online 100 renminbi (un quindicesimo dello stipendio medio di un operaio cinese, pari a 16 dollari) ci si assicura una notte d’amore. Di plastica.