Un pupo di troppo? Mamme cinesi negli States
“E’ più economico”. E lontano dai controlli


	
Fuga delle puerpere del Dragone negli Stati Uniti dopo le polemiche di Hong Kong, che ha deciso per un giro di vite all'accesso delle future madri. Ma Pechino ha acceso un riflettore sul fenomeno e punta a inasprire le regole sulla legge del figlio unico per arginare l'esodo verso l'estero.
Mamme a un corso di preparazione al parto in Cina


Fuga delle puerpere del Dragone negli Stati Uniti dopo le polemiche di Hong Kong, che ha deciso per un giro di vite all'accesso delle future madri. Ma Pechino ha acceso un riflettore sul fenomeno e punta a inasprire le regole sulla legge del figlio unico per arginare l'esodo verso l'estero.



di Luca Zorloni (左 露珂)

Hong Kong, 10 febbraio 2012 – La cicogna prende il volo verso gli Stati Uniti. È più economico che consegnare il pupo a Hong Kong, in passato capitale delle puerpere cinesi che vogliono far nascere il bambino fuori dai confini del proprio paese e oggi surclassata dalla ginecologia a stelle e strisce. Tutto merito delle tariffe più abbordabili. Le autorità dell’ex colonia britannica hanno infatti deciso di mettere un freno all’esodo delle aspiranti mamme del Dragone adottando politiche più restrittive e spese sanitarie più salate. E così, a conti fatti, conviene programmare un viaggetto negli States. La gita non è mai di piacere: a fuggire dal ricovero negli ospedali cinesi sono le coppie che violano la legge del figlio unico o le madri single. Per tutelare il frutto di una gravidanza “fuori programma” bisogna uscire dai confini della Repubblica popolare. E oggi tocca metterci un oceano in mezzo. Un’agenzia di viaggi di Shenzen, specializzata nell’organizzazione delle trasferte in gravidanza, registra un costante aumento delle prenotazioni verso gli States. A Hong Kong i prezzi sono ormai lievitati, si spende un minimo di 200.000 yuan (pari a 20mila euro): ne servono 100.000 per prenotare un posto letto (il numero è limitato e assoggettato a un ulteriore giro di vite), 90.000 per coprire le spese mediche e 100.00 di spese d’agenzia.

Molto più economico raggiungere gli Stati Uniti, sia sul fronte economico, poiché il ricovero si aggira intorno ai 150.000 yuan e non supera mai i 200.000 di Hong Kong, sia per la facilità con cui i cinesi riescono a ottenere oggi il visto. E con un indubbio vantaggio: il nascituro avrà cittadinanza americana. Alle famiglie con budget risicati le agenzie consigliano di fare scalo a Saipan, isola di 70mila abitanti al largo del Pacifico e capitale dell’arcipelago delle Marianne Settentrionali, in Commonwealth con Washington: il pacchetto completo con viaggio e posto letto in ospedale costa appena 70.000 yuan (7mila euro) e per i figli dell’ex Celeste Impero non serve il visto. I big spender invece possono fare rotta sul Canada, dove la gravidanza “fuori programma” costa 300.000 yuan e un’ardua trafila burocratica per l’espatrio, tanto da dissuadere numerose agenzie cinesi a trattare le trasferte nel paese delle giubbe rosse. L’esodo delle puerpere non è passato inosservato sotto la lente delle autorità di Pechino e non solo per le polemiche scoppiate negli ospedali di Hong Kong, che avevano riportato il fenomeno alla ribalta. Secondo fonti interne al governo, sarebbe allo studio un inasprimento della legge sul figlio unico con pene severe per chi espatria per partorire un neonato “indesiderato”.

Scrivete a China Channel:
[email protected]

China Channel su Facebook China Channel Quotidiano.net su Facebook China Channel su Twitter China Channel Quotidiano.net su Twitter
Foto del giorno
La cascata di ghiaccio

nello Shhanxi fa talmente freddo che le spettacolorrio cascate di Hukou si sono ghiacciate offrendo uno spettacolo straordinarioNello Shaanxi fa talmente freddo che le spettacolari cascate di Hukou si sono ghiacciate offrendo uno spettacolo straordinario

CHINA NEWS


  • Notizie Locali
  • il Resto del Carlino:
  • La Nazione
  • Il Giorno
  • Blog
Copyright © 2013 MONRIF NET S.r.l. - Dati societari - P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP