Diecimila studenti cinesi nelle università italiane
“Amiamo questo paese, siamo onorati di esserci”

  Fino a sei anni fa erano non più di 500, ora il loro numero cresce ogni anno grazie anche a organizzazioni come il Collegio di Cina. Intervista al professor Roberto Grandi

 

Fino a sei anni fa erano non più di 500, ora il loro numero cresce ogni anno grazie anche a organizzazioni come il Collegio di Cina. Intervista al professor Roberto Grandi

di Zhangh Zheng

Bologna, 27 gennaio 2012 - Fino a sei anni fa il numero degli studenti cinesi iscritti alle università italiane era inferiore a 500. In questi ultimi sei anni gli studenti cinesi iscritti alle università italiane sono aumentati e oggi sono circa 10.000. Nell'ultimo anno sono stati circa 2000.” Parola del Presidente dell'Associazione collegio di Cina, Roberto Grandi.

Nel 2005 il Ministero dell’Istruzione italiano in accordo con quello cinese ha avviato una serie di misure, incluso il programma Marco Polo, che ha attratto migliaia di studenti cinesi in Italia per studiare e vivere. E’ un programma che promuove gli scambi tra Italia e Cina e consolida un rapporto stabile. Adesso in quasi tutte le città sedi di università famose, si possono vedere studenti cinesi che sono venuti in Italia dalla Cina portando le loro speranze e la loro passione.

Come mai gli studenti cinesi hanno scelto l'Italia?

Gli studenti cinesi sono affascinati dalla nostra lunga storia, dall’atmosfera artistica dell'Italia, dal fatto che si vive bene, dalla presenza di buone università e anche perché alcuni amano semplicemente il calcio, la moda, il design e il cibo italiano.

Zhao Xinxin, laureata magistrale a Bologna in scienze della comunicazione sociale e pubblica, viene dall'antica città cinese di Xi'an, che tutti conoscono per i famosi “guerrieri di terracotta” dove si era laureata in lingua e letteratura italiana. Zhao Xinxin ha detto: “Ho scelto l'Università di Bologna, perché è l'università più antica d'Europa, mi sento molto onorata di studiare qui.”

Yan Chong, dell'Accademia di Belle Arte Firenze, ha detto: “L'Italia è la culla del Rinascimento, si può trovare l'ispirazione d'arte con l'atmosfera d'arte.”

Come trovano la vita italiana?

Considerate le differenze tra la la Cina e l'Italia, il modo di studiare e vivere, qui, è diverso. Secondo i cinesi, in Italia, tutti gli aspetti sono più liberi, e il ritmo della vita è più lento. Gli italiani sono passionali, e l'Italia ha una apertura internazionale.

Zhao Xinxin: “E' molto diversa dalla vita cinese, in primo luogo la vita dello studente, in Italia è più libera, gli insegnanti rispettano di più i desideri degli studenti. In secondo luogo, il vivere quotidiano: si deve fare tutto da soli senza l'aiuto dei genitori.”

Qin Xinjie, che si è appena laureati in italianistica all’università di Bologna, ha detto: “ho imparato un nuovo modo di studiare. In Cina si impara solo quello che ha spiegato il professore, tutto va bene. In Italia il professore mi dà un'ispirazione, poi provo a fare ricerca individualmente, l'esame è più aperto e dipende dalla propria preparazione.”

Long yueyang, Fashion Design a Polimoda Fashion School: “Mi piace molto la vita italiana, la mia classe è internazionale, gli studenti sono venuti da tutto il mondo, durante la festa posso mangiare tanti cibi da vari paesi.”

Quali problemi hanno incontrato?

“Il problema maggiore è una certa difficoltà nel comprendere a lingua italiana nel primo anno di permanenza a Bologna e per questo stiamo pensando con l'Università di Bologna di realizzare Corsi di italiano per portare questi studenti a un buon livello di comprensione. Superato il problema della comprensione gli studenti cinesi ottengono buoni risultati e sono molto interessati a portare avanti tirocini in imprese istituzioni della nostra regione. “

L'italiano è una lingua molto difficile, la grammatica è complessa. Il principale problema per i cinesi è la lingua, non solo per i cinesi che hanno studiano l'italiano per qualche mese ma anche per quelli che si sono laureati in lingua italiana. Vi sono stati studenti cinesi che non sono riusciti a superare la barriera della lingua, non riuscivano a capire le spiegazioni dei professori e cominciavano a non andare più a lezione, non potevano così superare gli esami e laurearsi. Alcuni di loro sono tornati in Cina senza la laurea.

Quindi, come si possono superare le difficoltà della lingua?

Prima di venire in Italia, si deve studiare l'italiano con impegno. Durante la permanenza in Italia si devono frequentare le lezioni anche se è difficile capire, fuori dalle lezioni si devono frequentare le lezioni di lingua italiana. Non si deve, poi, solo stare nella cerchia dei colleghi cinesi, ma si deve provare a fare amicizia con gli italiani..

Huang Youqing, Università di Bologna: “Vado spesso dagli amici italiani, parliamo di calcio, musica..., qualche volta ho parlato anche con i loro genitori.”

 Questi studenti cinesi attivi, stanno cercando di adattarsi alla vita italiana, ci hanno fatto scoprire il mondo dei giovani cinesi contribuendo positivamente agli scambi tra Cina e Italia. Forse ci sono degli studenti cinesi che faticano ad adattarsi, ma la maggior parte rimane a studiare e vivere in Italia, il paese che amano e che hanno scelto.

 Da parte italiana si è anche dato un grande sostegno agli studenti cinesi. A Bologna nel 2005 è stata inaugurata la Associazione Collegio di Cina costituita dagli enti locali, dalle associazioni economiche e imprenditoriali, da fondazioni e dall'Università di Bologna. L'obiettivo dell'Associazione è a)promuovere l'Università di Bologna in Cina b)aiutare gli studenti cinesi nell'orientamento e accoglienza c) aiutare l'inserimento degli studenti cinesi nelle imprese della regione d) promuovere lo scambio degli studenti dell'Università di Bologna verso le università cinesi. Grazie anche alla attività del Collegio di Cina che assegna borse di studio agli studenti più meritevoli oggi gli studenti cinesi iscritti all'università di Bologna sono 750.