Un maxi-evasore finirà all’ergastolo Sentenza sul più grosso caso di contrabbando
Un importatore di vino di 62 anni è stato condannato al carcere a vita dalla Corte popolare numero 2 di Pechino. Ha fatto arrivare oltre 70mila bottiglie di vino da gennaio 2004 al novembre 2009 e avrebbe evaso 20 milioni di yuan di tasse doganali
Un importatore di vino di 62 anni è stato condannato al carcere a vita dalla Corte popolare numero 2 di Pechino. Ha fatto arrivare oltre 70mila bottiglie di vino da gennaio 2004 al novembre 2009 e avrebbe evaso 20 milioni di yuan di tasse doganali
Pechino, 12 gennaio 2012 - Calice amaro per un importatore di vini stranieri di lusso, condannato dalla Corte popolare numero 2 di Pechino all'ergastolo per evasione fiscale. Un calice che sa di cicuta, per il professionista - Sun Taixi, 62 anni - accusato del più grosso caso di contrabbando mai denunciato in Cina. Secondo il Tribunale della capitale, Sun avrebbe fatto arrivare nel Paese di Mezzo oltre 70mila bottiglie di vino dal gennaio del 2004 a novembre 2009, evadendo una somma record di 20 milioni di yuan (circa 2 milioni di euro) in tasse doganali. Non è ancora noto se nel traffico illegale messo in piedi dell'uomo fossero finiti anche vini italiani.
Sun ha ammesso il reato pur sostenendo di aver ricavato 'solo' 4 milioni di yuan (circa 400mila euro) dai traffici illeciti. Anche la sua segretaria, Meng Li, è stata condannata a 5 anni di prigione e a una multa di 2 milioni di euro (200mila euro). Titolare e dipendente ora sono ricorsi in appello. L'ultimo rilevante caso di contrabbando, in quella che è ormai la seconda economia al mondo, risale al 2002: allora il manager di tre societa' commerciali di Pechino fu condannato a un anno di carcere dalla Corte di Tianjin con rinvio della pena di un anno.