Roma piange Zhou e Joy
Manifestazione nella capitale per chiedere giustizia


	
  La comunità cinese di Roma scende in piazza per commemorare la memoria di Zhou Zeng e della piccola Joy. Al corteo hanno partecipato anche i rappresentati delle altre comunità straniere nella capitale. Parole d'ordine della manifestazione: giustizia e sicurezza.
UCCISI ROMA: CHINATOWN ROMPE IL SILENZIO,GIUSTIZIA E SICUREZZA
 

La comunità cinese di Roma scende in piazza per commemorare la memoria di Zhou Zeng e della piccola Joy. Al corteo hanno partecipato anche i rappresentati delle altre comunità straniere nella capitale. Parole d'ordine della manifestazione: giustizia e sicurezza.



Roma, 11 gennaio 2012 - Il 4 gennaio scorso, a Roma, una famiglia cinese è rimasta vittima di una rapina degenerata in un efferato duplice omicidio. Il commerciante cinese, Zhou Zeng, 31 anni e sua figlia Joy, 9 mesi, sono stati uccisi a colpi di pistola dai rapinatori. I malviventi hanno ferito anche la moglie di Zhou, Li Yan (Lia), 26 anni, attualmente ancora ricoverata in ospedale. Questa tragedia ha suscitato un grave choc in tutta l'opinione pubblica italiana. Ieri pomeriggio, la comunità cinese ha organizzato una manifestazione a Roma in memoria delle vittime di Tor Pignattara per chiedere più sicurezza e più protezione alle autorità italiane.

Cittadini italiani, magrebini, indiani, cingalesi si sono uniti ai cinesi provenienti da tutta l'Italia. La manifestazione si è tenuta in Piazza Vittorio, all'Esquilino, la Chinatown della capitale. Il corteo ha raggiunto largo Bartolomeo Perestrello, il luogo della strage. Lenzuola bianche, candele e fiori sono stati deposti accanto alle foto di Zhou e Joy. Moltissimi i tanti crisantemi bianchi. Su un piccolo cartello c'era scritto: «Vogliamo la giustizia». Un lungo drappo nero, issato da una decina di giovani cinesi, riportava, in cinese e in italiano: «No alla violenza, Sì alla sicurezza». E ancora un altro: «Profondo cordoglio Zhou Zheng e Joy!». 
Wang, un signore cinese vissuto in Italia per 22 anni ha sbottato: "Mi sento molto arrabbiato. Purtroppo, dobbiamo convivere con la violenza, ma questa volta è stata uccisa una bambina di solo 9 mesi e non posso rimanere in silenzio”. Il Signore Tang ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di più sicurezza. Qui ci sono tanti ladri e rapinatori. Mi sembra che la polizia debba essere maggiormente presente.” 

Zhu Yuhua, l'organizzatore di questa manifestazione, ne ha sottolineato l'obiettivo: onorare la memoria delle vittime, nonché chiamare le autorità competenti italiane a migliorare ulteriormente l'ordine sociale. Anche molti cittadini italiani hanno partecipato alla manifestazione per esprimere solidarietà alla comunità cinese. Un signore ha osservato :”Ogni giorno i cinesi lavorano con grande impegno e sacrificio, essi sono una parte importante della nostra città”. Fra la gente, una una madre italiana e suo figlio con i fiori. La signora si chiama Maria, come Zhou Zheng si occupa di trasferimento di valuta. Cinque anni fa, Maria ha subito una rapina: il criminale ha puntato la pistola alla testa di suo figlio, ma per fortuna, è arrivata la polizia a arrestare i rapinatori. Al corteo hanno partecipato anche il Sottosegretario agli Affari Esteri di Italia, Staffan de Mistura e il presidente di Associazione Italia-Cina, Vittoria Mancini.

Nonostante la rabbia e il dolore per le due vittime di una violenza cieca e feroce, la comunità cinese ha partecipato con grande dignità e commozione alla cerimonia di Roma. L'Ambasciata della Repubblica popolare Cinese in Italia presta grande attenzione alla sicurezza e alla difesa dei diritti legittimi dei cittadini cinesi residenti in Italia e ha sollecitato le autorità italiane a prendere tutte le misure idonee a tutelare la sicurezza personale e patrimoniale dei cittadini cinesi in Italia. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è recato all’ospedale San Giovanni di Roma per una visita in forma privata a Lia Zeng. Il sindaco Gianni Alemanno ha commentato: "La manifestazione di oggi delle comunità immigrate e, in particolare della comunità cinese , non è stata indetta per chiedere integrazione o per una conflittualità tra italiani e immigrati, ma per chiedere sicurezza. Come tutti i cittadini italiani, anche i cinesi vogliono sicurezza e l'intervento dello Stato per il controllo del territorio: questa è una svolta clamorosa, dal punto di vista culturale".

Solidarietà anche da Milano, dove la comunità di via Sarpi ha organizzato una fiaccolata. GUARDA IL VIDEO.

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