Olio italiano doc? No, prodotto in Marocco.. Contraffazioni, la Cina sollecita maggiori controlli
In Italia sono nel mirino le false griffe dell'alta moda riprodotte dai cinesi, ma come la mettiamo se anche i cinesi accusano gli italiani di mandare loro prodotti marocchini spacciati per italiani?
In Italia sono nel mirino le false griffe dell'alta moda riprodotte dai cinesi, ma come la mettiamo se anche i cinesi accusano gli italiani di mandare loro prodotti marocchini spacciati per italiani? Pechino, 10 gennaio 2011 - L'autorità cinese per la qualità ha infatti chiesto all'ambasciata italiana a Pechino di fornire maggior informazioni sulle società italiane che sono sospettate di vendere in Cina olio etichettato come olio d'oliva italiano, ma che in realta' e' realizzato con oli provenienti da altri Paesi. Lo scrive la stampa di Pechino.
L'agenzia governativa cinese ha emesso un avviso alle sedi periferiche di rafforzare i controlli e la supervisione sull'olio d'oliva importato. Alla fine di dicembre le autorità doganali di Shanghai avevano aperto un'inchiesta sull'olio d'oliva importato dall'Italia, dopo che sulla stampa italiana era apparsa la notizia di una indagine di Finanza e Forestale secondo la quale molto olio made in Italy in realtà sarebbe fatto con olii di altri Paesi.
Nell'occhio degli investigatori anticontraffazione alimentare cinesi ci sono in particolare i prodotti di tredici grandi aziende italiane, che secondo le notizie apparse sulla stampa italiana sarebbero coloro che alle olive e agli olii del belpaese hanno unito quelli provenienti da Tunisia, Grecia, Marocco e Spagna.