Investimenti illegali, protesta nell’Henan
Cittadini in piazza dopo aver perso i propri risparmi

Occupano per ore la stazione di Anyang: sono i risparmiatori cinesi dell'Henan, vittime di un pacchetto di investimenti finanziari illegali falliti. La colossale bolla si è portata via le risorse messe via in tanti di anni di lavoro e loro chiedono al governo maggiore vigilanza sulle volpi della finanza.

Occupano per ore la stazione di Anyang: sono i risparmiatori cinesi dell'Henan, vittime di un pacchetto di investimenti finanziari illegali falliti. La colossale bolla si è portata via le risorse messe via in tanti di anni di lavoro e loro chiedono al governo maggiore vigilanza sulle volpi della finanza.



Di Luca Zorloni (左 露坷)

Shanghai, 3 gennaio 2012 – Le volpi si presentavano in giacca e cravatta, con un biglietto da visita con scritto “professione broker” e vendevano fumo ai cittadini della provincia dell'Henan sotto forma di golosi investimenti. Investimenti in verità illegali, soprattutto in campo immobiliare, da far girar la testa, con interessi così alti da non sembrare veri. E infatti non lo erano. E la colossale bolla finanziaria, una volta scoperta, ha scatenato in piazza la protesta di migliaia di cinesi contro il fallimento dei pacchetti di investimenti e contro il governo, reo di non aver vigilato adeguatamente.

I cittadini, molti dei quali già impoveriti dalla crisi che sta colpendo la regione e ulteriormente afflitti dalla bolla, hanno occupato per diverse ore la stazione ferroviaria di Anyang, capoluogo dell'Henan, e hanno minacciato di prendere un treno per Pechino per consegnare direttamente nelle mani del governo centrale i loro cahiers de dòleances. Il presidio è stato pacifico, anche se su Sina Weibo, il maggior sito di micro-blogging del Paese di Mezzo, alcuni post hanno segnalato l'arresto di una ventina di dimostranti.

Il governo locale di Anyang è corso ai ripari e sul proprio sito ha pubblicato una circolare con cui promette un'azione immediata. Difficile però rintracciare i broker, i quali a ottobre, quando la facciata dorata degli investimenti ha iniziato a creparsi, hanno subito preso il primo volo per l'estero, cercando rifugio lontano dalla furia dei risparmiatori truffati. E col cerino in mano restano migliaia di famiglie, convinte di avere stipulato un affarone che invece si è rivelata carta straccia. Gli interessi erano golosi, molto più alti di quelli garantiti dalle banche, e per i residenti dell'Henan sembrava l'occasione per rimpinguare le casse di casa. Che invece oggi si ritrovano più vuote di prima.