Maghi della pioggia, gli scienziati cinesi “seminano” nuvole contro la siccità
L'ultimo piano quinquennale varato dal governo di Pechino prevede anche la "produzione" di 280 miliardi di metri cubi di pioggia artificiale in cinque provincie, nel tentativo di assicurare una produzione sufficiente all'agricoltura
L'ultimo piano quinquennale varato dal governo di Pechino prevede anche la "produzione" di 280 miliardi di metri cubi di pioggia artificiale in cinque provincie, nel tentativo di assicurare una produzione sufficiente all'agricoltura
Pechino, 15 dicembre 2011 - Incredibile ma vero: l'ultimo piano quinquennale varato dal governo cinese prevede anche la "produzione" di 280 miliardi di metri cubi di pioggia artificiale in cinque provincie, nel tentativo di assicurare una produzione sufficiente all'agricoltura.
Il programma riportato dal quotidiano China Daily consiste nell'estensione su larga scala dell'esperimento fatto finora nella sola regione di Jilin, oltre che nella capitale, e considerato dalle autorità un successo: le nuvole 'adatte' alle precipitazioni verranno 'seminate' con ioduro d'argento, un agente chimico che dovrebbe favorire l'aggregazione delle molecole d'acqua per creare grandi gocce abbastanza pesanti da cadere al suolo, con razzi e aerei. Con questa
tecnica gli esperti cinesi sperano di riuscire entro il 2015 ad aumentare del 10% le precipitazioni nelle zone prescelte, al costo di un miliardo di yuan (circa 120 milioni di euro).
Con queste tecniche Pechino spera di scongiurare il pericolo di siccità, sempre più attuale a causa dei cambiamenti climatici. Al contrario di altri esperimenti di geoingegneria di cui si discute molto in questi anni, la pioggia artificiale è quantomeno priva di effetti collaterali: "Questo tipo di azioni si svolge su una scala ridotta, al massimo di qualche decina di chilometri - spiega Stefano Fuzzi, dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr di Bologna - mentre eventuali fenomeni distruttivi come le alluvioni riguardano fronti di centinaia e anche migliaia di chilometri. Al momento anche Usa e Israele stanno cercando il modo di aumentare artificialmente le piogge, mentre in Italia si è fatto qualche tentativo fino agli anni '70, soprattutto per il controllo della grandine, ma poi i progetti sono stati abbandonati".
I tentativi cinesi più famosi di comandare la pioggia risalgono all'epoca delle Olimpiadi, quando si cercò di assicurare il bel tempo durante la cerimonia di apertura seminando le nuvole nei giorni precedenti l'evento: in quel caso l'esperimento sembrò riuscire, ma nessuno potrà mai stabilire se il merito fu degli scienziati o della fortuna.