VIDEONEWS Wukan, assedio al villaggio ribelle “Siamo stati derubati da funzionari corrotti”
I residenti di Wukan, nella provincia di Guangdong, dopo l'espropriazione delle terre da giorni continuano a protestare. Mille agenti, in assetto anti-sommossa e armati di lacrimogeni hanno circondato il villaggio, dove cominciano a scarseggiare acqua e cibo
I residenti di Wukan, nella provincia di Guangdong, dopo l'espropriazione delle terre da giorni continuano a protestare. Mille agenti, in assetto anti-sommossa e armati di lacrimogeni hanno circondato il villaggio, dove cominciano a scarseggiare acqua e cibo
Lufeng (Cina), 14 dicembre 2011 - Tensione alta in un villaggio del sud della Cina, dove la popolazione si è ribellata affremando di essere stata espropriata delle terre. I residenti di Wukan, nella provincia di Guangdong, sostengono di essere stati derubati da funzionari corrotti e da giorni continuano a protestare, malgrado la zona sia letteralmente assediata dalla polizia. Gli agenti, hanno circondato il villaggio.
Contattati telefonicamente dalla France Presse, gli abitanti hanno raccontato che le connessioni internet sono state tagliate. “Ci sono circa mille agenti. Tutte le entrate sono state bloccate e solo poche donne e bambini hanno avuto il permesso di passare”, ha riferito un residente. Un fotografo dell’Afp, che aveva cercato di raggiungere il villaggio, è stato fermato in un checkpoint distante diversi chilometri dalla zona e scortato fino alla citta’ di Shenzen, vicino Hong Kong.
Ma la popolazione è intenzionata a non mollare, specie dopo la morte, avvenuta domenica, di uno dei capi della protesta, deceduto mentre era in custodia della polizia. Xue Jinbo, accusato di essere uno dei leader delle manifestazioni di settembre, è deceduto per un attacco cardiaco. Gli abitanti della zona, tuttavia, credono che sia stato picchiato a morte. “Continueremo a protestare per ottenere giustizia per Xue Jinbo e per la nostra terra”, ha assicurato un residente.